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Il progetto Cospe si confronta coi giovani attivisti di Fridays for future

Sentinelle climatiche: il cambiamento parte dall’educazione

«L’attivismo permette di trasformare l’ansia in azione costruttiva. Il senso di appartenenza e l’opportunità di agire possono ridurre sentimenti di impotenza»
 |  Crisi climatica e adattamento

Ogni anno la probabilità del rischio di eventi climatici estremi come le forti piogge che hanno colpito l’Italia negli ultimi mesi, cresce. Solo negli ultimi vent’anni la probabilità che degli eventi climatici estremi si abbattano sul nostro paese è cresciuta del 9% e non sembra fermarsi.

La causa principale degli eventi climatici estremi è il cambiamento climatico causato dall’emissione costante di materiali che inquinano la nostra atmosfera, il nostro suolo e le nostre acque. In Italia i centri urbani ospitano il 56% della popolazione e sono dei veri e propri hotspot per gli eventi climatici estremi come ondate di calore e precipitazioni intense. In questo quadro delicato, pensare al domani è la priorità ed è proprio coinvolgendo i cittadini del futuro che si può creare un impatto concreto.  

La crisi climatica porta con sé un senso di urgenza, l’ansia del tempo che si esaurisce, niente può essere più percepito come “cronico”, che è sempre stato e sempre sarà. Il riscaldamento globale impone un futuro scandito dalle solite tre scadenze precise: 2030, 2050, 2100. Il target del nostro attivismo è la classe politica e la cittadinanza.

Nell’ambito del Sentinelle climatiche, progetto di Cospe che vuole promuovere azioni, comportamenti e varie forme di partecipazione attiva per tutelare l’ambiente, mitigare il nostro impatto su questo e lottare contro il cambiamento climatico, abbiamo parlato con Zoe Tartaro rappresentante di Fridays for future e attivista ambientale.

Con lei abbiamo riflettuto sull’impegno delle nuove generazioni e su come l’attivismo possa anche attenuare quella che oggi si definisce eco-ansia, cioè quella sensazione di paura e disagio che si prova al pensiero ricorrente del cambiamento climatico, sempre più diffusa tra i giovani: secondo i dati Istat il 70,3% dei giovani italiani tra i 14 e 19 anni soffre di questo tipo di ansia, numeri che evidenziano ancora di più la necessità di fornire loro strumenti concreti per combatterla.

«L’attivismo - ci dice Zoe - permette di trasformare l’ansia in azione costruttiva. Il senso di appartenenza e l’opportunità di agire possono ridurre sentimenti di impotenza che spesso accompagnano i disturbi mentali. Attivarsi e frequentare persone con gli stessi valori può portare alla creazione di reti di supporto sociale che aiutano a sentirsi meno soli e più compresi».

Attraverso progetti come Sentinelle climatiche i giovani sono coinvolti in prima persona in programmi basati sulla scienza aperta e partecipata, in dialogo con comunità educanti dalla Colombia e dall’Iraq, così da far avere agli studenti una visione ancora più ampia degli eventi, scambiandosi buone pratiche per rendere i territori sempre più pronti ad affrontare gli eventi estremi. L’educazione ambientale in generale è il primo strumento da utilizzare per un cambiamento reale e concreto che permetterà alle nuove generazioni di crescere in un ambiente più sano e sostenibile. L’istruzione, un’informazione corretta e la possibilità di confronto che progetti come Sentinelle climatiche mettono a disposizione, danno la possibilità ai cittadini del futuro di fare scelte consapevoli e costruttive per il nostro mondo.

“Sentinelle Climatiche. In movimento per la difesa del clima” è un progetto finanziato da Aics e vede tra i partner anche la Società meteorologica italiana oltre ad altre associazioni, tra cui anche Cospe, coinvolge 5 regioni italiane 150 docenti e 970 studenti di 11 scuole.

Grazie al progetto sono stati creati alcuni strumenti come la mappa georeferenziata a cui partecipano tutti gli studenti coinvolti nel progetto Sentinelle climatiche e il glossario delle parole che riguardano il cambiamento climatico, che fanno parte dell’approccio della scienza aperta e partecipata. Il progetto può essere consultato sul sito web di Cospe a questo link.

COSPE

COSPE è un'associazione di cooperazione internazionale, laica e senza fini di lucro. Dal 1983 il suo impegno è volto a favorire il dialogo tra persone e popoli per costruire un mondo di pace, accoglienza e giustizia sociale, con particolare attenzione alla parità di genere, alla sostenibilità ambientale e alla lotta contro ogni forma di discriminazione. Attualmente opera in 24 paesi, sostenendo attivamente le comunità locali e la società civile nel perseguimento dell'inclusione sociale, dei diritti umani e della democrazia.