Danni da eventi estremi, dall'Abi linee guida per valutare gli edifici agricoli in epoca di crisi climatica
È stata firmata oggi la nuova edizione delle “Linee guida per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie” dell’Abi (Associazione bancaria italiana) caratterizzata dal contributo dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali, che con il segretario Gianluca Buemi e il consigliere Luca Crema ha collaborato con l’associazione bancaria nella redazione dell’appendice sugli ‘immobili speciali’, quello che contiene un focus sulle aziende agricole.
L’edizione 2024 inserisce due fondamentali elementi che definiranno il futuro del settore primario: l’impatto diretto dei cambiamenti climatici sulle aziende agricole e il rispetto dei criteri di sostenibilità che determineranno il valore immobiliare per l’intera durata del mutuo, considerando gli effetti a lungo termine dei cambiamenti climatici.
In Italia, eventi estremi come la siccità del 2022 hanno causato danni consolidati per 6 miliardi di euro e si registrano tendenze preoccupanti per il 2024. Oltre ai danni diretti, le aziende agricole affrontano costi crescenti per adattarsi alle nuove condizioni climatiche, con impatti negativi sui margini e sul valore degli asset immobiliari.
«Le nuove Linee guida Abi spingono verso una valutazione immobiliare basata su competenze altamente specialistiche nel settore agricolo. La sfida per i valutatori è unire innovazione tecnologica, conoscenza del territorio e attenzione alle normative, garantendo stime affidabili per tutelare tanto gli istituti di credito quanto le imprese agricole», spiega Luca Crema, consigliere Conaf (Consiglio dell’Ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali)
«A livello europeo Tegova ha di recente pubblicato gli European valuation standards (Evs2025) che introducono strumenti operativi per affrontare le sfide legate alla sostenibilità. Questi standard garantiscono un linguaggio comune e criteri prudenziali per la valutazione del patrimonio agricolo in Europa» spiega Angelo Donato Berloco, dottore agronomo e membro dell’Evs del gruppio per le valutazioni in ambito agricolo.
«La sostenibilità è ormai un elemento imprescindibile per il valore immobiliare. Le aziende che non si adeguano rischiano di perdere competitività, con conseguente svalutazione del loro patrimonio», conclude Gianluca Buemi, segretario Conaf.
«Alcuni anni fa, uno studio della Commissione europea aveva rilevato un deficit creditizio nei confronti del solo settore agricolo tra i 100 milioni di euro fino a 1,3 miliardi di euro. Evitare che la complessità della valutazione immobiliare diventi un ostacolo nella concessione del credito può avvenire solo sfruttando le competenze specialistiche di professionisti qualificati», ha dichiarato Mauro Uniformi, Presidente Conaf.
Le Linee guida Abi definiscono principi, standard, regole e procedure per la corretta valutazione, in base alle disposizioni normative e regolamentari e nel rispetto delle metodologie e prassi di valutazione riconosciute a livello internazionale e nazionale.
I numeri sottolineano l’importanza del comparto agricolo: l’82% della superficie europea è agricola o forestale, con un contributo complessivo di 800 miliardi di euro al valore aggiunto della filiera alimentare.
In Italia, 16,5 milioni di ettari coprono oltre metà del territorio nazionale, ospitando 1,1 milioni di aziende agricole, ciascuna con una superficie media di 11 ettari, inferiore alla media europea di 17,4. Questo patrimonio genera un valore economico caratterizzato da 37 miliardi di euro di valore aggiunto agricolo con 621 miliardi di euro di fatturato per l’intera filiera agroalimentare. Far fronte con le opportune misure di contrasto ai cambiamenti climatici e ai danni causati da eventi estremi come siccità e inondazioni è di un’importanza strategica fondamentale.