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Impatti del caldo sulla salute: oltre la metà dei paesi EEA li monitora e interviene

Fino al 95% dei decessi associati a eventi estremi legati al clima e al meteo registrati in Europa tra il 1980 e il 2023 sono stati collegati a ondate di caldo
 |  Crisi climatica e adattamento

Secondo il nuovo briefig “Impacts of heat on health” dell’ European Environment Agency (EEA), «La raccolta di dati tempestivi e affidabili sul numero di decessi e malattie associati al caldo è fondamentale per implementare risposte di emergenza mirate durante le ondate di calore. 20 dei 38 Paesi membri e cooperanti dell'EEA monitorano attualmente gli impatti del caldo sulla salute». L’Italia questa volta è tra i Paesi virtuosi.
Il briefing dell'EEA si basa su un sondaggio al quale hanno partecipato i National Public Health Institutes per l'European Climate and Health Observatory e fornisce un primo stato di avanzamento della sorveglianza nazionale degli impatti sulla salute correlati al caldo ed evidenzia che «In termini di preparazione, 21 Paesi membri dell'EEA hanno in atto piani d'azione per la salute legati al calore e altri 4istituti nazionali di sanità pubblica stanno sviluppando tali piani. Tuttavia, i progressi sono limitati ai Paesi membri dell'Europa meridionale e occidentale. Diversi paesi dell'Europa centrale e orientale al momento non hanno un sistema di sorveglianza o un piano d'azione per la salute e il caldo in atto».
L’EEA ricorda che «Fino al 95% dei decessi associati a eventi estremi legati al clima e al meteo registrati in Europa tra il 1980 e il 2023 sono stati collegati a ondate di caldo e si prevede che le temperature estremamente elevate aumenteranno di frequenza in futuro. A meno che non vengano intraprese azioni di adattamento, è probabile che temperature più elevate in un clima in cambiamento determinino impatti più gravi su una società europea che invecchia. Le alte temperature causano stress da calore, colpi di calore, insolazioni e complicazioni di condizioni mediche preesistenti, in alcuni casi portando a morte prematura. Gli anziani, i bambini, le donne incinte, i lavoratori all'aperto, le persone che soffrono di malattie cardiovascolari, respiratorie o renali, diabete o disturbi di salute mentale e le persone emarginate e con risorse insufficienti sono tra i più vulnerabili».
Il briefing spiega l'importanza fondamentale del monitoraggio dei decessi correlati al caldo e degli impatti sulla salute, come base per pianificare azioni volte a prevenire tali impatti, soprattutto tra i gruppi più vulnerabili, e che implementare misure di risposta alle emergenze durante eventi meteorologici estremi e avere in atto azioni di adattamento a lungo termine è fondamentale per ridurre i decessi e le malattie correlati al calore. Anche dati accurati e tempestivi sugli impatti del caldo sulla salute sono essenziali per progettare e implementare queste misure.
L’EEA avverte che «Oltre a raccogliere dati sui decessi, è essenziale raccogliere dati sugli impatti sulla salute correlati al caldo , come disidratazione, ipertermia o peggioramento dei sintomi di malattie esistenti. Questi dati consentono di comprendere l'intera portata degli impatti sulla salute del calore e consentono di implementare misure mirate per contrastarli. Inoltre, le informazioni sul numero di decessi correlati al calore e sugli effetti sulla salute consentono di valutare se le misure preventive utilizzate sono state efficaci nel ridurre gli impatti. Una sorveglianza e una raccolta dati adeguate possono anche aiutare a sviluppare previsioni sulla mortalità dovuta al calore e a mettere in atto sistemi di allerta precoce».

Redazione Greenreport

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