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A Baku approvata la COP29 Declaration on Enhanced Climate Action in Tourism

Il turismo e il clima per la prima volta a una Conferenza delle parti Unfccc

Inger Andersen: il turismo è sia vittima che contribuente del cambiamento climatico
 |  Crisi climatica e adattamento

Per la prima volta in assoluto la questione degli impatti climatici del turismo è stata discussa in una Conferenza delle parti dell’United Nations Framework Convention on Climate Change (COP Unfccc).
Nel 2023, il settore turistico si è ripreso dalla crisi della pandemia di Covid-19, con gli arrivi internazionali rimbalzati a quasi il 90% dei livelli pre-pandemia e contribuendo per il 3% al prodotto interno lordo (PIL) mondiale, pari a 3,3 trilioni di dollari, e dando lavoro a una persona su 10 in tutto il mondo.
Al summit climatico in corso a Baku, in Azerbaigian, è stata approvata la “COP29 Declaration on Enhanced Climate Action in Tourism” che impegna i governi e il settore turistico a rafforzare la Glasgow Declaration on Climate Action in Tourism come impegno volontario a sostegno degli obiettivi climatici nazionali, aumentando il numero di amministrazioni turistiche nazionali (e organizzazioni turistiche nazionali) e stakeholder del turismo che si impegnano a implementare approcci integrati di mitigazione e adattamento climatico.
Fuad Naghiyev, presidente dell'agenzia statale per il turismo dell'Azerbaigian, ha detto: «Siamo lieti di vedere il turismo come parte integrante dell'Action Agenda della COP29 e di essere coinvolti nella prima giornata tematica dedicata al turismo nella storia della COP. Oggi segna l'introduzione della Dichiarazione della COP29 sull'azione climatica potenziata nel turismo, che funge da quadro strategico per allineare il settore turistico con le agende climatiche nazionali e globali, compresi i contributi determinati a livello nazionale (NDC). Il riconoscimento formale del ruolo critico del turismo nella lotta al cambiamento climatico alla COP29 stabilirà un precedente duraturo per le future deliberazioni della COP. Con oltre 50 Paesi che hanno approvato la dichiarazione fino ad oggi, prevediamo una crescita continua del supporto globale».
Zurab Pololikashvili, segretario generale dell' United Nations World Tourism Organization (UN Tourism, ha fatto notare che «Secondo le ultime ricerche scientifiche disponibili, il turismo è attualmente responsabile di circa l'8,8% delle emissioni globali di carbonio. Ci impegniamo a realizzare il notevole potenziale del settore per guidare un cambiamento trasformativo. Dando priorità all'innovazione, alla decarbonizzazione e alla rigenerazione, possiamo garantire che il turismo svolga un ruolo chiave nelle soluzioni climatiche globali. Oltre al suo ruolo di ancora di salvezza economica per comunità e società, il turismo è in una posizione unica per essere un potente catalizzatore per uno sviluppo sostenibile e resiliente al clima».
Commentando il lancio della COP29 Tourism Initiative, il presidente della COP29 Mukhtar Babayev ha detto: «L'inclusione del turismo nell'agenda d'azione della COP29 sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite per la prima volta, sotto la presidenza dell'Azerbaijan, rappresenta una pietra miliare per un importante settore economico e ambientale. Il turismo è un importante motore di crescita e sviluppo economico, che fornisce mezzi di sostentamento diretti e indiretti a centinaia di milioni di persone. Tuttavia, il settore contribuisce in modo significativo alle emissioni globali di gas serra, esercita pressioni sugli ecosistemi ed è di per sé altamente vulnerabile agli effetti del cambiamento climatico, tra cui l'innalzamento del livello del mare, la perdita di biodiversità e gli eventi meteorologici estremi. Pubblichiamo la COP29 Declaration on Enhanced Climate Action in Tourism che ci spinge a pensare in modo creativo e collaborativo a come trasformare il turismo in un settore a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima che contribuisca non solo allo sviluppo economico ma anche alla sostenibilità globale. Alla COP29, è tempo di aumentare l'ambizione e consentire l'azione. Dobbiamo proteggere il nostro patrimonio naturale per creare un futuro sostenibile per il turismo e l'ambiente».
La direttrice esecutiva dell’United Nations environment programme (Unep), Inger Andersen, ha però ricordato in un’intervista a UNifeed che «Tutti gli stakeholders devono assicurarsi che l'industria del turismo riduca il proprio impatto di carbonio. Dobbiamo capire che il settore turistico è influenzato dal cambiamento climatico. E quindi, è sia vittima che contribuente del cambiamento climatico. Ecco perché avere questo primo focus sul turismo in una COP è molto importante».
Selwyn Hart, consigliere speciale per l'azione climatica del segretario generale dell’Onu, ha ricordato ai partecipanti alla COP29 che «L'umanità possiede già le conoscenze e gli strumenti necessari per combattere efficacemente il cambiamento climatico. Una rivoluzione nella transizione verso l'energia rinnovabile è già in corso. Non può essere fermata. Tuttavia, resta la questione se la velocità di questa transizione impedirà le sue conseguenze peggiori. E in secondo luogo, se sarà abbastanza equa da ridurre la disuguaglianza»

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.