Yearbook of Global Climate Action: per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi necessaria un'azione climatica inclusiva
Il nuovo 2024 Yearbook of Global Climate Action, presentato da segretariato dell’United Nations Framework Convention on Climate Change, UN Climate Change High-Level Champions e Marrakech Partnership for Global Climate Action in occasione della 29esima conferenza delle parti (COP29 Unfccc) che è iniziata oggi a Baku, in Azerbaigian, evidenzia che «L’azione per il clima da parte di stakeholder non appartenenti alle Parti, inclusi businesses,investitori, attori subnazionali e società civile, sta guidando i progressi verso gli obiettivi dell’accordo di Parigi e il loro impegno è più cruciale che mai».
Lanciato in occasione della COP 29 di Baku, il 2024 Yearbook of Global Climate Action è l'ottavo della serie pubblicata dall'Unfccc, che fornisce una panoramica dei progressi, dei trend e delle sfide delle azioni concrete per il clima intraprese da stakeholder non-Parti, per ispirare ulteriori azioni e aumentare l'ambizione.
Presentando il rapporto, il segretario esecutivo dell’Unfccc, Simon Stiell, ha detto che «Non può esserci un approccio completo senza il coinvolgimento dell'intera economia e dell'insieme delle nostre società. E questo significa che abbiamo bisogno che le Parti e gli stakeholder non-Parti lavorino insieme, uniscano gli sforzi, comunichino sui modi migliori per procedere, sistematicamente. Ecco perché la Marrakech Partnership è così importante, perché gli esempi in questo Annuario sono così fondamentali e perché devono essere ampliati».
Lo yearbook presenta l'azione climatica degli stakeholder non-Parti dell’Unfccc, come la finanza e la protezione della natura, e sottolinea il loro ruolo chiave nell'aumentare l'ambizione, mentre i governi lavorano per sviluppare il prossimo ciclo dei loro national climate plans (NDC) in arrivo l'anno prossimo e per costruire resilienza di fronte ai crescenti impatti climatici.
L'Annuario sottolinea che «Il Global Climate Action Portal (GCAP) ora monitora oltre 39.000 attori, un aumento enorme rispetto ai 1.000 attori registrati dalla piattaforma 10 anni fa». Il Portale monitora anche 175 Cooperative Climate Initiatives (CCI), attività collaborative di diversi stakeholder per raggiungere obiettivi climatici, con quasi l'80% di queste che operano su scala globale.
Gli esempi di azione climatica descritti dal 2024 Yearbook of Global Climate Action mostrano una crescente enfasi su un'azione climatica inclusiva e che coinvolge l'intera società, «Dimostrando come l'azione multi-stakeholder che mobilita il settore privato, le città, i giovani, i popoli indigeni e segue un approccio sensibile al genere sia fondamentale per affrontare la crisi climatica. Mentre permangono delle sfide, in particolare nella mobilitazione di finanziamenti equi e nell'ampliamento della decarbonizzazione, il crescente coinvolgimento degli stakeholder non appartenenti alle Parti fornisce una solida base per accelerare e ampliare l'azione collaborativa per il clima verso la COP 29 e oltre».
Come nelle COP Unfccc precedenti, le e gli High-Level Champions e la Marrakech Partnership hanno supportato il coinvolgimento di stakeholder non appartenenti alle Parti nel processo Unfccc, in aree che vanno dalla mitigazione e dalla finanza per il clima al follow-up del primo global stocktake.
Quando hanno adottato l'Accordo di Parigi nel 2015, le Parti dell’Unfccc hanno anche accolto con favore gli sforzi degli stakeholder non-Parti per affrontare il cambiamento climatico e hanno nominato due High-Level Champions per ampliare iniziative e azioni e rafforzare la collaborazione. La Marrakech Partnership, sotto la guida degli High-Level Champions, ha permesso la collaborazione tra governi e città, regioni, aziende e investitori che agiscono sul cambiamento climatico.
Nella prefazione dell'Annuario, le High-Level Champions Razan Al Mubarak, della presidenza della COP 28 degli Emirati Arabi Uniti, e Nigar Arpadarai, della presidenza della COP 29 dell’Azerbaijan, scrivono: «Alla COP 28, abbiamo assistito a storie trasformative di resilienza e innovazione. L'azione per il clima sta avanzando in tutto il mondo [e] collettivamente, abbiamo il potenziale per virare verso un futuro fiorente. La COP 29 è un momento decisivo per costruire su questa ambizione, traducendola in un impatto immediato e di vasta portata».