Il commissario europeo per il clima punta a combattere l'evasione fiscale e ad aumentare i prezzi dei biglietti aerei
L’olandese Wopke Hoekstra del Christen-Democratisch Appèl (Partito popolare europeo - Ppe), Commissario europeo designato per il clima, le emissioni net zero e la crescita pulita (incarico che già ricopriva dall’ottobre 2023), è stato interrogato da tre commissioni del Parlamento europeo.
All'inizio dell'audizione Hoekstra, che nel 2023 era stato contestato da Verdi, Sinistra e Socialisti e Democratici per alcune dichiarazioni negazionistiche sul cambiamento climatico, ha reso omaggio alle vittime delle recenti inondazioni a Valencia, in Spagna, e ha sottolineato «La necessità di migliorare la capacità dell'Europa di prepararsi ai crescenti rischi legati al clima».
Nel suo discorso introduttivo, il Commissario designato ha sottolineato il suo forte impegno nel raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e ha confermato che P presenterà un Piano europeo di adattamento al clima e valuterà la necessità di una futura legislazione in questo campo, sulla base della Valutazione europea del rischio climatico del 2024. Ha anche suggerito che i fondi Ue dovrebbero essere concessi solo a progetti a prova di adattamento.
Rispondendo alle domande degli europarlamentari, Hoekstra ha sottolineato la necessità di implementare tutta l’attuale legislazione climatica, riconoscendo al contempo le legittime preoccupazioni di imprese e cittadini sui costi del raggiungimento degli obiettivi climatici, evidenziando che «La transizione deve essere giusta». Si è anche impegnato a sancire un obiettivo di riduzione delle emissioni nette di gas serra del 90% entro il 2040 nella legge europea sul clima affinché l'Ue diventi climaticamente neutra nel 2050. Si è anche impegnato a lavorare per eliminare gradualmente tutti i sussidi ai combustibili fossili finanziati dal bilancio dell'Ue.
Per quanto riguarda i negoziati globali sul clima, diversi parlamentari hanno chiesto a Hoekstra come intende incoraggiare i partner internazionali a diventare più ambiziosi in materia di politica climatica e lui ha risposto che «L'Ue deve essere più assertiva in ciò che ci aspettiamo dagli altri Paesi» e ha fato l’elogio nche di misure che aveva osteggiato prima della sua nomina a commissario Ue, come la fissazione del prezzo globale del carbonio e il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera dell'Ue, quest'ultimo con un ruolo anche nel dissuadere le aziende dal trasferire la produzione al di fuori dell'UE.
Altri europarlamentari hanno chiesto a Hoekstra come farà a garantire che l'Ue rimanga competitiva durante la transizione verde e il Commissario Ue si è impegnato a presentare un EU Clean Industrial Deal entro 100 giorni per supportare le imprese dell'Ue nel raggiungimento degli obiettivi climatici e ha fatto notare che «Gli sforzi dell'Ue per la mitigazione del clima offrono anche alle aziende l'opportunità di diventare leader economici».
Gli eurodeputati hanno chiesto in che modo il Commissario designato intende spingere gli Stati membri a spendere solo denaro proveniente dal sistema di scambio delle quote di emissione dell'UE a favore degli obiettivi di decarbonizzazione e lui ha detto che «Questo aspetto sarà trattato nella revisione del 2026».
Molti parlamentari europei hanno chiesto in che modo Hoekstra intende supportare l'industria automobilistica europea e se il divieto sui motori a combustione entro il 2035 debba essere rivisto. Hoekstra ha sostenuto «Il rispetto del calendario concordato per garantire la prevedibilità per l'industria» Ma allo stesso tempo, si è impegnato a «Combattere ferocemente per fornire un ambiente economico equo per le industrie automobilistiche, delle batterie e verdi dell'Ue» e a «Promuovere l'implementazione di infrastrutture di ricarica per auto e investimenti nella rete elettrica. Inoltre ha bocciato l’implementazione delle politiche pro- biocarburanti e ha detto che bisogna concentrarsi sull'elettrificazione.
Si è anche impegnato a fornire ulteriore supporto all'industria siderurgica e alle tecnologie Carbon Capture and Storage (CCS) anche se ha ammesso che »Non possiamo usare la CCS per uscire dalla crisi climatica, ma il contributo della CCS può essere potenzialmente enorme».
Il verde tedesco Rasmus Andresen si è rivolto al Comiissario Ue sottolineando che «Con la schiacciante vittoria dei repubblicani negli Stati Uniti, per me è chiaro che la politica fiscale globale, come ad esempio un'imposta minima sulle multinazionali, sarà morta per un po' di tempo. D'altra parte, stiamo ancora affrontando enormi problemi, quando si tratta di equità, dove le piccole e medie imprese pagano molte più tasse delle multinazionali. Quindi la mia domanda è: gli Stati membri potrebbero andare avanti con una cooperazione rafforzata, ad esempio per approvare un'imposta sulle imprese digitali. Darete seguito alla comunicazione della CE del 2019 sullo spostamento di alcune questioni fiscali, come la cooperazione amministrativa e l'IVA, alla maggioranza qualificata utilizzando la clausola passerella generale?»
Hoekstra ha affermato che «In tempi di crescente disuguaglianza, le spalle più larghe devono reggere un carico maggiore, il che si otterrebbe promuovendo il lavoro fiscale a livello globale. I sistemi fiscali devono agevolare le ambizioni climatiche e non ostacolarle. Un'altra priorità sarebbe quella di colmare i gap fiscali e promuovere la lotta contro la frode fiscale».
Gli eurodeputati hanno chiesto cosa farà Hoekstra per far progredire il lavoro fiscale a livello internazionale e, se questo dovesse fallire, per sviluppare un piano B per la sola Ue e hanno chiesto informazioni sulla rimozione delle leggi per evitare duplicazioni (decluttering), sugli sforzi di armonizzazione fiscale a livello Ue, sulla tassazione favorevole alla transizione climatica, In particolare la danese Kira Peter-Hansen del Socialistisk Folkeparti ha detto nel suo intervento: «Sebbene apprezziamo il suo impegno nel promuovere soluzioni globali per il clima su molti fronti, come l'aviazione e il trasporto marittimo, crediamo che un'azione simultanea a livello Ue sia essenziale. Considerando che sarete responsabile sia del portafoglio climatico che di quello fiscale, ho le seguenti domande: si impegna a introdurre una tassa sui voli frequenti nell'Ue? In caso contrario, in quale altro modo garantirete progressi nel campo della tassazione dell'aviazione? Consentirete l'applicazione dell'IVA al settore dell'aviazione? Presenterete proposte legislative concrete su come le norme Ue sull'IVA potrebbero incentivare la transizione verde e i modelli di business dell'economia circolare?
Nelle sue risposte, Hoekstra ha promesso uno sforzo di revisione del decluttering entro il 2026, ha affermato che «La concorrenza fiscale non era la strada ideale poiché riduceva le entrate fiscali senza impedire alle aziende di lasciare l'Ue», Si è invece impegnato a prendere in considerazione una qualche forma di imposta sull'aviazione.
Questa volta il giudizio su Hoekstra del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo è positivo: «Il commissario designato per il clima Wopke Hoekstra ha preso impegni chiari sull'elettrificazione delle flotte aziendali entro il 2030, il che aiuta il clima e l'occupazione. Inoltre, è stato chiaro nel combattere l'evasione fiscale e nell'aumentare i prezzi dei biglietti aerei secondo il principio "chi inquina paga". Questo è anche un chiaro segnale in vista della conferenza Onu sul clima COP29 che inizierà la prossima settimana, dove Wopke Hoekstra rappresenterà l'Ue. Tuttavia, deve rispettare un'ambiziosa eliminazione graduale dei fondi destinati ai combustibili fossili nei bilanci dell'Ue e nazionali, in linea con le promesse internazionali di attuazione entro il 2025. Sosteniamo la sua nomina e valuteremo attentamente se gli annunci si tradurranno in azioni».