Il governo spagnolo ha approvato un piano di aiuti per gli alluvionati da 10,6 miliardi di euro
Dopo i violenti nubifragi della scorsa settimana, il governo spagnolo vara un pacchetto di aiuti da 10,6 miliardi di euro da destinare alle popolazioni alluvionate. Mentre studierà «attentamente» le 136 misure per un importo di 31,4 miliardi di euro annunciate dal presidente della Comunità Valenciana, Carlos Mazón, per far fronte agli effetti di Dana e per il quale l’esponente del Partito popolare ha chiesto la partecipazione dell’esecutivo.
Il premier Pedro Sánchez ha annunciato ai media e anche via social lo stanziamento sottolineando che sono previsti «aiuti diretti» per cittadini e aziende colpite nelle zone di Valencia e delle altre regioni orientali della penisola iberica «come fatto durante la pandemia di Covid». Ad esempio, ha anticipato l’esponente del Psoe, ci saranno «fino a 72.000 euro per casi di invalidità» e «tra i 20.000 e i 60.000 per riparare le case danneggiate».
Il pacchetto di aiuti riguarderà 78 Comuni, di cui 75 ricadono nel territorio regionale di Valencia, due in Castilla-La Mancha e uno a Malaga/Andalusia, ma il premier spagnolo ha già anticipato che anche altri Comuni potrebbero entrare nell’elenco dei beneficiari.
«La risposta del governo spagnolo sarà strutturata all’interno di un piano che chiameremo Piano di risposta immediata per la ricostruzione e la rivitalizzazione della Comunità Valenciana», ha dichiarato Sánchez. Questo piano, secondo quanto comunicato dal primo ministro iberico, si svilupperà in tre fasi: la prima si concentrerà sulla risposta immediata e urgente al disastro, la seconda sulla ricostruzione delle aree colpite e la terza sulla rivitalizzazione della regione.
L’ultima fase riguarderà i cambiamenti necessari per adattare il territorio, e la Comunità Valenciana in particolare, all’emergenza climatica che «purtroppo sta colpendo soprattutto il nostro amato Mediterraneo», ha aggiunto.
Parole e decisioni che però non lo mettono al riparo da attacchi provenienti da Vox e da altre forze di estrema destra, come documenta El País. In particolare, Vox accusa il governo e anche il governatore Mazón di non essersi mossi per tempo per far fronte all’emergenza: «Perché il governo ha inviato aiuti e un contingente in poche ore in Marocco quando c'è stato il terremoto e non a Valencia? – rilancia via social il gruppo parlamentare – Sánchez e Mazón hanno scaricato le responsabilità mentre i valenciani sono abbandonati. Vergogna!». La destra cavalca la rabbia degli sfollati mentre intanto i tecnici hanno ripristinato l’energia elettrica nel 98% delle case colpite, hanno riparato 40 chilometri di strade e 74 chilometri di ferrovie e hanno riaperto i servizi a media e lunga distanza tra Valencia e Castellón, Tarragona, Teruel e Barcellona.