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Ancora esondazioni e frane in Liguria, i geologi: «Indispensabili piani d’intervento preventivi»

Paliaga: «Ulteriori precipitazioni non possono più essere assorbite dal terreno e quindi alimentano il deflusso superficiale innalzando il livello dei torrenti»
 |  Crisi climatica e adattamento

La situazione sul territorio regionale, in particolare nella porzione centrale è critica: dopo le piogge intense che si sono concentrate nell’area savonese, sia lungo la costa che nell’entroterra, oggi i fenomeni interessano quella genovese ed il Levante. Le intensità riscontrate sono elevate, così come previsto, e gli effetti al suolo si sono manifestati in maniera diffusa: esondazioni e fenomeni di instabilità superficiale hanno interessato il territorio causando danni e disagi.

Dopo due giorni di fenomeni intensi questa fase perturbata non è esaurita e si attendono ulteriori impulsi. I fenomeni potranno essere ancora intensi così come potranno essere diffusi gli effetti al suolo, come indicato dallo stato di allerta arancione diramata su tutto il territorio regionale.

In questo contesto, con i terreni ormai saturi, la pericolosità sale ai massimi livelli: ulteriori precipitazioni non possono più essere assorbite dal terreno e quindi alimentano pressoché esclusivamente il deflusso superficiale innalzando il livello dei torrenti. Inoltre, in presenza di ulteriori precipitazioni, i terreni saturi risultano più suscettibili alla destabilizzazione dei versanti: in queste condizioni l’innesco di frane superficiali risulta più probabile.

Per ridurre i danni, è indispensabile realizzare piani di intervento preventivi che permettano di valutare le zone maggiormente suscettibili all’innesco dei fenomeni franosi e concentrare le risorse per mitigare il rischio ad esse associato. La complessità del territorio ligure richiede un’attenta valutazione delle eventuali interazioni tra fenomeni di frana potenziale ed elementi esposti (edifici ed infrastrutture in primis) e la realizzazione di interventi di prevenzione  secondo una scala di priorità.

Il territorio e la gestione del rischio idrogeologico richiedono un monitoraggio continuo e interventi di prevenzione da realizzare in un’ottica di manutenzione ordinaria.

di Guido Paliaga, presidente della Società italiana di geologia ambientale della sezione Liguria

Redazione Greenreport

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