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Per triplicare le energie rinnovabili entro il 2030 ci vogliono 1,5 trilioni di dollari all'anno

Con gli attuali piani nazionali, gap collettivo globale di 3,8 TW entro il 2030, mancando l'obiettivo del 34%
 |  Crisi climatica e adattamento

Il rapporto ufficiale “Delivering on the UAE Consensus: Tracking progress towards tripleling renewable energy capacity and doubling energy efficiency by 2030”, pubblicato oggi dall'International renewable energy agency (Irena  in collaborazione con COP28 Emirati Arabi Uniti, COP29 Azerbaigian, Governo del Brasile che ospiterà la COP30,  UAE Consensus e  Global Renewables Alliance (GRA) conferma che «Nonostante un'accelerazione senza precedenti nell'impiego di energia rinnovabile nel 2023, i progressi non sono sufficienti per triplicare le energie rinnovabili entro il 2030. Gli attuali piani e obiettivi nazionali sono impostati per fornire solo la metà della crescita richiesta di energia rinnovabile entro il 2030. Inoltre, tra il 2024 e il 2030 l'investimento annuale in capacità rinnovabile dovrebbe triplicare, dal nuovo record di 570 miliardi di dollari nel 2023 a 1,5 trilioni di dollari ogni anno».

Il rapporto si riferisce agli obiettivi di riferimento stabiliti dall'UAE Consensus alla 28esima conferenza delle parti dell’United Nations Framework Convention on Climate Change (Cop28 Unfccc) tenutasi a  Dubai nel 2023 ed evidenzia che «Triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppiare l'efficienza energetica entro il 2030 sono fattori critici per mantenere a portata di mano l'obiettivo di 1,5° C».

Presentando il rapporto, il direttore generale di Irena, Francesco La Camera, ha detto: ««Oggi lanciamo l'allarme. In qualità di custode del monitoraggio dei progressi degli obiettivi energetici dell'UAE Consensus, dobbiamo segnalare lacune significative. Gli obiettivi della COP28 di triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l'efficienza energetica sono fattori chiave per i nostri sforzi globali volti a mantenere 1,5°C a portata di mano, ma rischiamo di perderli. I prossimi Nationally Determined Contributions (NDC) devono segnare una svolta e riportare il mondo sulla giusta strada».

Il Presidente della COP28, Sultan Al Jaber, ha aggiunto: «Gli obiettivi globali di triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppiare il miglioramento annuale dell'efficienza energetica entro il 2030 stabiliti nell'UAE Consensus non sono solo parametri di riferimento, ma sono facilitatori essenziali di tutti gli sforzi globali per raggiungere 1,5°C e promuovere una prosperità sostenibile per tutti. L'opportunità c'è, ma abbiamo bisogno che più nazioni si facciano avanti includendo obiettivi specifici per l'energia rinnovabile e le infrastrutture nei loro prossimi NDC, incentivando gli investimenti privati ​​e semplificando lo sviluppo e l'implementazione dei progetti. Dobbiamo pensare in grande, agire con più audacia e muoverci collettivamente più velocemente nel nostro percorso di transizione energetica».

Il report fornisce input tempestivi e precisi per le future decisioni delle COP Unfccc, inclusa la COP29 di Baku: «Per raggiungere gli obiettivi globali, la capacità rinnovabile installata dovrebbe crescere dagli attuali 3,9 terawatt (TW) a 11,2 TW entro il 2030, il che richiederebbe altri 7,3 TW in meno di 6 anni. Tuttavia, gli attuali piani nazionali dovrebbero lasciare un gap collettivo globale di 3,8 TW entro il 2030, mancando l'obiettivo del 34%. Inoltre, il tasso di miglioramento dell'intensità energetica annuale deve aumentare dal 2% nel 2022 al 4% su base annua fino al 2030. Questo richiederà progressi più rapidi nelle misure di efficienza e nell'elettrificazione in più settori, tra cui trasporti, edilizia e industria».

Il rapporto avverte che «Queste carenze evidenziano l'inadeguatezza delle politiche e dei piani esistenti per limitare l'aumento della temperatura globale a 1,5° C, sottolineando la necessità di interventi politici urgenti e di investimenti massicci. Il terzo round dei  Nationally Determined Contributions (NDC) nell'ambito dell'accordo di Parigi nel 2025 deve colmare il gap  verso il 2030».

Il Presidente designato della COP29, l’azero Mukhtar Babayev, ha evidenziato che «Questa importante serie di risultati di IRENA e GRA include approfondimenti essenziali sull'accelerazione della transizione energetica globale. Al centro del nostro piano per aumentare l'ambizione e consentire l'azione ci sono una serie di iniziative guidate dalla Presidenza che contribuiscono all'azione globale per il clima alla COP29 e che riflettono le prospettive e le opportunità catturate in questo rapporto. Queste includono la promozione dell'agenda attraverso la creazione di zone di energia verde e corridoi di energia verde, il rafforzamento delle reti elettriche, l'aumento della capacità di stoccaggio dell'energia e lo sviluppo di idrogeno pulito. Per adottare misure concrete e trasformare queste raccomandazioni in realtà, stiamo lavorando a stretto contatto con i partner internazionali per garantire che gli impegni si traducano in risultati tangibili che avvantaggino tutte le nazioni, comprese quelle più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico. Il momento di agire è adesso. Invitiamo tutti gli stakeholders, governi, aziende e società civile, a intensificare i loro sforzi e a realizzare progressi a sostegno di questi obiettivi critici».

Il ministro dell'energia dell'Azerbaigian, Parviz Shahbazov Ogtay, ha aggiunto: «Il rapporto dell'International Renewable Energy Agency sul Global Renewables and Energy Efficiency Pledge fornisce segnali critici che dobbiamo aumentare le nostre ambizioni e azioni nella lotta contro il cambiamento climatico e la transizione energetica. Per raggiungere l'obiettivo di triplicare, i paesi devono migliorare le loro ambizioni in materia di energie rinnovabili, aggiornare i loro Nationally Determined Contributions e aumentare gli investimenti. A questo proposito, la COP29 si baserà sull'accordo della COP28 promuovendo iniziative e priorità che accelerino lo sviluppo del potenziale di energia rinnovabile e rimuovano le barriere alla sua espansione».

Il progress report  conclude che «Per raggiungere concretamente gli obiettivi dell’UAE Consensus, saranno necessari progressi significativi nei principali fattori abilitanti della transizione energetica, vale a dire: infrastrutture e funzionamento del sistema, politiche e normative, catene di fornitura, competenze e capacità, finanza e collaborazione internazionale».

Ma  le economie emergenti e in via di sviluppo continuano a dover affrontare gap nei finanziamenti che compromettono il loro accesso alle tecnologie di transizione energetica ad alta intensità di capitale. Il report fa notare che «Tra il 2022 e il 2023, gli investimenti in energia rinnovabile in Africa sono diminuiti del 47%. L'Africa subsahariana ha ricevuto 40 volte meno della media mondiale pro capite di investimenti correlati alla transizione. Per ridurre questo gap  è necessario garantire finanziamenti a condizioni migliori, attenuando i rischi Paese e aumentando la disponibilità di finanziamenti agevolati, provenienti principalmente da fondi di sviluppo multilaterali e bilaterali e da istituzioni finanziarie e filantropie. La collaborazione internazionale sarà fondamentale per incanalare meglio i fondi per raggiungere gli obiettivi climatici, di sviluppo e di industrializzazione per un mondo più equo. L'accordo su un solido New Collective Quantified Goal (NCQG) di finanza per il clima alla COP29 sarà fondamentale per migliorare il supporto finanziario all'azione per il clima e per ispirare obiettivi ambiziosi nel processo di presentazione dell'NDC 3.0 nel 2025».

L’amministratore delegato della Global Renewables Alliance, Bruce Douglas, conclude: «Sebbene lo slancio verso l'energia rinnovabile sia senza precedenti, è chiaro che siamo ancora lontani da dove dovremmo essere entro il 2030. L'industria ha dimostrato più e più volte di poter soddisfare, e persino superare, le aspettative quando sono in atto i quadri e le politiche giusti. Ora è il momento per i governi di cogliere l'opportunità della revisione NDC, per stabilire piani ambiziosi, specifici e attuabili che colmino il gap attuale e raggiungano l'obiettivo globale 3xRenewables entro il 2030. Il nostro messaggio è chiaro: Now Deliver Change».

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.