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Come la corrente a getto ha plasmato per secoli le condizioni meteorologiche estreme in Europa

Ha determinato il fallimento dei raccolti, grandi incendi ed epidemie e in futuro potrebbe essere ancora peggio
 |  Crisi climatica e adattamento

Valerie Trouet, una  professoressa dell'università dell'Arizona, torna spesso in vacanza nel suo Paese di origine, il Belgio, e durante quei viaggi estivi ha notato qualcosa che nel tempo si è trasformato da curiosità occasionale in una grande scoperta scientifica: quando il sole si nascondeva dietro le nuvole in Belgio le persone indossavano maglioni invece di abiti estivi, mentre il clima tendeva a essere caldo e secco in Italia, Grecia e nei Balcani, popolari mete estive per i turisti dai climi più freddi dell'Europa centrale e settentrionale.

La Trouet ha iniziato a studiare gli anelli degli alberi al Laboratory of Tree-Ring Research dell'università dell'Arizona, per raccogliere indizi su come erano i climi del passato, leggendo linee ondulate e di legno come un linguista potrebbe decifrare un testo antico. E si è chiesta se la chiave per comprendere le estati capricciose del nord Europa potesse essere nascosta negli alberi, testimoni silenziosi di secoli di caldo e freddo, sole, pioggia e neve.  Per rispondere a questa domanda ha messo insieme un team di ricerca internazionale che ha raccolto campioni di anelli degli alberi in tutta Europa e che nei giorni scorsi ha pubblicato su Nature lo studio “Jet stream controls on European climate and agriculture since 1300 ce” che è la la prima ricostruzione della corrente a getto degli ultimi 700 anni.

All'università dell'Arizona  spiegano che «I jet stream sono fasce concentrate di vento nell'alta atmosfera che viaggiano attorno al globo negli emisferi settentrionale e meridionale. Le loro posizioni esatte non sono fisse; in risposta ai cambiamenti nella posizione e nell'intensità dei sistemi meteorologici di alta e bassa pressione, possono spostarsi a nord o a sud o cambiare il loro corso, assomigliando a un rapido corso d'acqua in alcuni momenti e a un fiume lento e tortuoso in altri».

A quanto pare, la corrente a getto determina in larga misura il clima estivo in Europa, e lo fa seguendo un "dipolo", uno schema a oscillazione.

Una delle autrici dello studio, Ellie Broadman, ex ricercatrice post-dottorato al Laboratory of Tree-Ring Research e ora biologa della Sequoia-Kings Canyon Field Station dell'US Geological Survey, evidenzia che «Quando la corrente a getto si trova in una posizione estrema a nord, abbiamo condizioni più fresche e umide sulle isole britanniche e condizioni più calde e secche sul Mediterraneo e sui Balcani. Questo è correlato alle condizioni climatiche a cui stiamo assistendo in questo momento, come le inondazioni catastrofiche nell'Europa centrale».

Le condizioni più calde sui Balcani causano l'evaporazione di più umidità del normale dal Mar Mediterraneo e più pioggia a nord. Al contrario, quando la corrente a getto migra più a sud, trascina aria più calda e secca sulle isole britanniche e spinge le temperature più fredde e  maggiore umidità verso l'Europa sud-orientale.

La Trouet ricorda che «Le misurazioni del jet stream sono state effettuate solo a partire dalla fine degli anni '40. Utilizzando campioni di anelli degli alberi provenienti da tutta Europa come indicatori della temperatura, il team di ricerca è stato in grado di ricostruire la variazione della corrente a getto negli ultimi 700 anni. Ogni anno, gli alberi aggiungono un anello costituito da legno meno denso in primavera e più denso in estate. Analizzando gli anelli degli alberi al microscopio, i dendrocronologi possono compilare un archivio dei climi passati.  Abbiamo collegato le minuscole caratteristiche delle pareti cellulari subcellulari del legno ai venti atmosferici che si snodano nell'atmosfera a molte miglia di distanza dalla Terra, il che è affascinante».

Sorprendentemente, il team ha scoperto che gli schemi passati del jet stream si riflettevano in avvenimenti storici che hanno cambiato le società europee.

La Trouet fa notare che «L'Europa ha una lunga storia scritta. Ad esempio, c'erano monaci in Irlanda che hanno iniziato a registrare le tempeste che si sono verificate nel 600, all'inizio del Medioevo, e abbiamo registrazioni secolari di raccolti d'uva, prezzi dei cereali ed epidemie».

Confrontando i dati storici con la ricostruzione della corrente a getto, il team della Trouet ha scoperto che il dipolo climatico creato dalla corrente a getto ha influenzato la società europea negli ultimi 700 anni e probabilmente anche prima:  «Le epidemie si verificavano più frequentemente nelle isole britanniche quando la corrente a getto era più a nord .  ha detto la Trouet - Poiché le estati erano umide e fredde, le persone restavano in casa e le condizioni erano più favorevoli alla diffusione delle malattie».

Dal 1348 al 1350, in Irlanda imperversò la  peste – la Morte Nera -  quando la corrente a getto si trovava in una posizione estrema, molto a nord, sopra l'Europa.

Per la Broadman, « I risultati del nuovo studio forniscono dati essenziali  per migliorare i modelli climatici sui quali i ricercatori fanno affidamento per prevedere il clima futuro. Molte ricerche si sono concentrate su come il jet stream è influenzato dal riscaldamento globale. E’ difficile farlo se hai solo 60 anni di dati, motivo per cui una ricostruzione che risale a 700 anni fa è molto utile. Ti consente di confrontare effettivamente il passato con ciò che è successo da quando abbiamo iniziato a immettere gas serra nell'atmosfera».

Gli scienziati hanno osservato un trend he mostra come la corrente a getto si stia gradualmente spostando verso nord, indipendentemente dalle sue variazioni stagionali o a breve termine e la Trouet aggiunge che «Quando si combina la nostra ricostruzione con i fallimenti dei raccolti, si vede che questa tendenza probabilmente porta a problemi con i principali raccolti di cereali e altri tipi di estremi meteorologici. Ci dà un'anteprima dei tipi di eventi estremi e delle conseguenze sociali che potremmo aspettarci se questa traiettoria continua. Inoltre, i risultati dello studio pubblicato su Nature hanno creato un precedente per la futura traiettoria delle variazioni della corrente a getto e degli eventi meteorologici estremi, come gli incendi boschivi. Abbiamo dimostrato che storicamente gli incendi nei Balcani si verificavano in modo sostanzialmente più frequente quando la corrente a getto si trovava in quella posizione settentrionale che crea condizioni secche e calde. Ed è esattamente ciò che stiamo vedendo quest'estate. I risultati che stiamo vedendo nella nostra ricostruzione si manifestano nella vita reale«.

La Broadman conclude: »Quando si osserva come la variabilità naturale del jet stream ha avuto un impatto sulle società, ci si può fare un'idea di cosa potrebbe accadere se si aggiungesse più calore nell'atmosfera e più variabilità. Essere in grado di dire, “OK, forse dobbiamo stare attenti a questa o quella particolare configurazione della corrente a getto” può essere molto utile per le previsioni di estremi correlati al clima».

Redazione Greenreport

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