Case green, il monito di Bruxelles all’Italia: «Acceleri la riqualificazione energetica degli edifici»
L’Italia deve «aumentare il tasso e l’intensità della ristrutturazione degli edifici, in particolare quelli con le prestazioni peggiori». Mentre i ministri del governo Meloni non smettono di contestare la direttiva Ue sulle case green, da Bruxelles arriva un nuovo monito nei confronti del nostro Paese proprio sul tema della riqualificazione energetica degli edifici.
La Commissione Ue, che tra l’altro pochi giorni fa aveva anche lanciato un allarme sui ritardi riscontrati nel raggiungimento degli obiettivi del Pnrr, ora consegna un altro monito a Roma: nel capitolo dedicato all’Italia del report annuale sullo stato dell’Unione dell’energia, la Commissione Ue rileva non solo che siamo ancora troppo dipendenti dai combustibili fossili, ma anche che abbiamo un ritardo da colmare per quel che riguarda l’efficientamento energetico degli edifici.
Nel report si sottolinea che i consumi per riscaldare o rinfrescare gli interni degli edifici rappresentano circa l’80% del totale e che l’energia da fonti rinnovabili è ferma al 21% circa di questi consumi.
Nel documento vengono inoltre sottolineate le ripercussioni sociali derivanti dalla scarsa efficienza energetica del parco immobiliare italiano. «Nel 2023 - viene evidenziato - il 4,1% delle popolazione italiana ha avuto difficoltà a pagare le bollette e il 9,5% non poteva mantenere la casa calda durante l'inverno (dati in aumento rispetto al 2021)». Dati che mettono in luce, si legge nel report, «l’importanza» di accelerare le ristrutturazioni degli immobili. Si tratta di un monito, quello di Bruxelles, a cui non seguono dettagliate raccomandazioni sulle misure da adottare, ma che vale per il complesso del parco immobiliare italiano e in particolare per gli edifici «con prestazioni peggiori».