Eventi climatici estremi: passi avanti del Mozambico verso un sistema di allerta precoce
Il presidente del Mozambico Filipe Jacinto Nyusi ha lanciato da Maputo un'ambiziosa roadmap nazionale per raggiungere entro il 2027 gli obiettivi previsti dall’iniziativa globale Early Warnings for All (EW4All), che è stata annunciata per la prima volta dal Segretario generale dell’Onu António Guterres nel marzo 2022, con l'obiettivo di raggiungere la copertura universale dell’allerta precoce per gli eventi climatici e meteorologici estremi.
Nyusi ha ricordato che il Mozambico «Vive sotto la minaccia permanente di catastrofi , in particolare quelle causate da fenomeni naturali estremi, tra cui inondazioni, cicloni e siccità che sono i più frequenti. Quando si verificano questi eventi avversi, lasciano una scia di distruzione caratterizzata da perdite umane e danni materiali e ambientali o gravi implicazioni per la società e la nostra economia».
Il Mozambico si estende lungo la costa sudorientale dell'Africa ed è regolarmente colpito da cicloni tropicali che attraversano l'Oceano Indiano e da inondazioni costiere e interne. La World metorologica Organization (WMO) sottolinea che «Oltre il 60% della popolazione vive in zone costiere basse e dipende fortemente dall'agricoltura pluviale, il che aumenta i rischi per le infrastrutture e i mezzi di sussistenza».
Nyusi ha evidenziato che «Gli impatti del cambiamento climatico, del degrado ambientale dovuto alle attività umane e della cattiva gestione del territorio hanno intensificato queste sfide» e ha ammesso che «Si può fare di più per ridurre sia la perdita di vite umane sia i danni maggiori».
Dopo essersi complimentato com la WMO e l’Instituto Nacional de Meteorologia de Moçambique (INAM) il Il Presidente ha annunciato un nuovo investimento significativo per migliorare le osservazioni meteorologiche e climatiche di base che sostengono gli avvisi tempestivi.
Secondo la segretaria generale della WMO, Celeste Saulo, «Il Mozambico ha compiuto grandi passi avanti verso l'allerta precoce per tutti e ha una comprovata esperienza nel salvare vite umane. Il ciclone tropicale Idai del marzo 2019 ha provocato 603 vittime e causato danni per 3 miliardi di dollari, mentre il ciclone tropicale da record Freddy dell'inizio del 2023 ha causato 183 vittime e 176 milioni di dollari di perdite economiche. Bisogna costruire un futuro in cui il Mozambico non sia solo preparato ad affrontare eventi pericolosi, ma anche resiliente. Uniamoci con una visione e un obiettivo: proteggere le persone, i mezzi di sostentamento e il futuro. Gli allarmi tempestivi funzionano. Devono funzionare per tutti».
Intanto, la WMO fa notare che il Mozambico ha già adottato misure per l'adattamento climatico: «L'iniziativa Early Warnings for All è stata lanciata ufficialmente nel novembre 2023 e viene implementata con il supporto dell'Instituto Nacional de Gestão de Calamidades e dell'Instituto Nacional de Meteorologia, in stretta collaborazione con l’Instituto Nacional de comunicaçõe,s la Croce Rossa mozambicana e l'ufficio del coordinatore residente delle Nazioni Unite. La Roadmap EW4All fornisce un quadro generale per un programma di sistema di allerta precoce multi-rischio coerente e consolidato che potrebbe essere integrato nel piano di sviluppo quinquennale del Mozambico. La roadmap punta ad abbracciare l’intera filiera meteorologica, dalla raccolta di dati sulle osservazioni meteorologiche e climatiche, a previsioni migliori, sistemi di allerta precoce migliorati, fino a piani di adattamento climatico più informati».
Ma la Wmo non si nasconde che esistono ancora molti problemi non risolti: ad esempio, per finanziare la sua rete di osservazione l’NAM ha fatto affidamento sui budget governativi e sui progetti di sviluppo internazionale, ma le risorse limitate stanno ostacolando l'accessibilità e la manutenzione della rete.
Attualmente, in Mozambico non sono presenti stazioni meteorologiche di superficie conformi al Global Basic Observing Network (GBON), lo standard internazionale obbligatorio della WMO, ma la situazione dovrebbe cambiare grazie a un investimento di 7,8 milioni di dollari da parte del Systematic Observations Financing Facility (SOFF) per installare 6 nuove stazioni di superficie terrestri, potenziare 15 stazioni esistenti e realizzare 4 stazioni in quota. Il SOFF è un fondo Onu che fornisce assistenza finanziaria e tecnica per sostenere la raccolta di dati climatici e meteorologici e l'investimento mira ad allineare il Mozambico agli standard GBON. Per la Saulo è «Un investimento tempestivo e molto necessario, che produrrà alti profitti. Il Mozambico ha perso il 75% delle sue stazioni di monitoraggio durante le inondazioni del 2000 e da allora si sta impegnando per riprendersi. L'investimento contribuirà alla realizzazione dell'ambizioso programma governativo "Un distretto, una stazione meteorologica". Nuove o aggiornate stazioni di superficie e di alta quota e l'assistenza tecnica miglioreranno i servizi meteorologici e idrologici nazionali, potenziando così i sistemi di previsione e di allerta precoce che salvano vite e mezzi di sussistenza».
Il Mozambico è uno dei primi paesi ad essere entrato nella fase di investimento SOFF. Il South African Weather Service, in qualità di consulente paritario del SOFF, fornirà indicazioni, mentre il World Food Programme, in qualità di ente attuatore, sfrutterà la sua presenza sul campo e i progetti in corso per integrare gli investimenti negli allarmi e nei finanziamenti basati sulle previsioni. Questa collaborazione punta a risolvere facilmente i problemi delle stazioni precedentemente finanziate da altre iniziative, che soffrivano di scarsa manutenzione a causa di risorse limitate. Per questo l’INAM sarà meglio equipaggiato per supportare le iniziative governative Per rafforzare la resilienza nazionale e la preparazione alle catastrofi.
Nel frattempo, anche l'iniziativa Climate Risk Early Warning Systems (CREWS) ha svolto un ruolo fondamentale nel rafforzamento della resilienza in Mozambico. Questo meccanismo finanziario finanzia progetti nei Paesi più vulnerabili del mondo per istituire servizi di allerta precoce. Dopo il ciclone Idai del 2019, un progetto congiunto della WMO e della World provided international expertise per il Government-led Disaster Risk Management Programme, ha fornito aiuti in particolare per lo sviluppo e nell'implementazione di sistemi integrati di allerta precoce. La WMO ha annunciato che in una prossima riunione del comitato direttivo del CREWS verrà discusso un progetto di follow-up, del valore di 5,5 milioni di dollari, per costruire su questa base ed espandere le attività in Mozambico e nella più ampia regione dell'Africa meridionale.