Come l'innalzamento del suolo in Antartide avrà un impatto sull’innalzamento del livello del mare
Secondo lo studio “The influence of realistic 3D mantle viscosity on Antarctica’s contribution to future global sea levels”, pubblicato recentemente su ScienceAdvances da un team di ricercatori canadesi e statunitensi, «L'innalzamento del livello del suolo sotto la calotta glaciale antartica diventerà probabilmente un fattore importante nel futuro innalzamento del livello del mare».
Una delle autrici dello studio, Terry Wilson del Byrd Polar and Climate Research Center dell’Ohio State University (OSU), spiega che «Nonostante sembri una massa stazionaria, la maggior parte del terreno solido sta subendo un processo di deformazione, affondando e sollevandosi in risposta a molti fattori ambientali. In Antartide, lo scioglimento del ghiaccio glaciale significa meno peso sulla roccia sottostante, consentendole di sollevarsi. Il modo in cui la terra che si solleva interagisce con la calotta glaciale sovrastante per influenzare l'innalzamento del livello del mare non è ben studiato».
Il team di ricercatori guidato da Natalya Gomez dell’Earth and Planetary Sciences Department della McGill University ha sviluppato un modello per prevedere come queste interazioni potrebbero avere un impatto sul livello globale del mare, scoprendo che «Se gli esseri umani possono ridurre le emissioni di gas serra e il riscaldamento globale viene rallentato, gli spostamenti verso l'alto della terra solida potrebbero ridurre il contributo dell'Antartide all'innalzamento del livello del mare di circa il 40%, rafforzando significativamente gli scenari migliori per l'innalzamento del livello del mare globale. In questo scenario a basse emissioni, il sollevamento della terra rallenta il flusso di ghiaccio dalla terra all'oceano, il tutto grazie alla conservazione di una parte maggiore della calotta glaciale».
La Wilson fa notare che «Al contrario, se gli esseri umani non saranno in grado di ridurre in tempo le emissioni di carbonio, il ritiro del ghiaccio supererà l'innalzamento, allontanando l'acqua dell'oceano dall'Antartide e amplificando l'innalzamento del livello del mare. Questi eventi potrebbero peggiorare significativamente i modelli più terribili di innalzamento del livello del mare previsto lungo le coste popolate. Le nostre misurazioni mostrano che la terra solida che forma la base della calotta glaciale antartica sta cambiando formain maniera rapidamente sorprendente. Il sollevamento della terra provocato dal ghiaccio ridotto in superficie avviene in decenni, anziché in migliaia di anni».
Per giungere a queste conclusioni, il team ha sviluppato un modello 3D dell'interno della Terra utilizzando misurazioni geofisiche sul campo dall'Antarctic Network (ANET) del progetto Polar Earth Observing Network (POLENET). Una missione concentrata sullo studio delle regioni polari in cambiamento mediante la raccolta di dati GPS e sismici da una serie di sistemi autonomi in tutta l'Antartide. Poi, i ricercatori hanno eseguito una serie di simulazioni per prevedere le possibili evoluzioni della calotta glaciale dell'Antartide e l'entità dell'innalzamento del livello globale del mare che la Terra potrebbe subire fino al 2500.
La Wilson, che è anche la principale ricercatrice del progetto ANET-POLENET, spiega ancora: «Possiamo prevedere quale differenza effettivamente farebbe se tutti noi contribuissimo ora a uno scenario a basse emissioni, rispetto a quello che è stato definito "business as usual", ovvero emissioni "normali”»-
Il livello di dettaglio senza precedenti è dovuto a come incorpora abilmente i dati dall'Antartide: le stazioni GPS monitorano il modo in cui si muove il terreno e i sismometri misurano la velocità con cui le onde sismiche dei terremoti attraversano la terra, fornendo informazioni importanti su dove il sollevamento della terra sarà rapido o lento.
La Wilson evidenzia che, «Sorprendentemente, secondo alcune osservazioni GPS del team, elaborate dai ricercatori dell'Ohio State, la calotta glaciale antartica sta attualmente subendo un sollevamento della Terra solida di circa 5 centimetri all'anno, circa 5 volte la velocità a cui si verifica nel Nord America».
Un altro aspetto significativo dello studio è come i cambiamenti in Antartide . secondo i diversi scenari di emissioni di carbonio - avranno un impatto sulle coste di tutto il mondo. Dato che il cambiamento del livello del mare non sarà uniforme, lo studio avverte che «quasi 700 milioni di persone che vivono nelle regioni costiere in tutto il mondo saranno maggiormente colpite dall'innalzamento dei mari dovuto alla perdita di ghiaccio antartico».
La Wilson conclude: «Poiché alcune regioni, come le piccole nazioni insulari, saranno più vulnerabili di altre, mitigare le condizioni ambientali come il riscaldamento dell'atmosfera e degli oceani è una questione di vitale importanza per la società. Molte persone ora sono più consapevoli di stare subendo gli effetti del cambiamento climatico. Questo lavoro rafforza il fatto che le nostre azioni come individui, nazioni e globalmente possono fare la differenza nel tipo di Terra che la nostra prole sperimenterà nel corso della sua vita. I risultati dello studio evidenziano quanto sia complessa la relazione tra la Terra solida e i processi che avvengono sulla sua superficie, nonché l'importanza di continuare a raccogliere dati sufficienti per formulare previsioni tempestive e accurate su come sarà il nostro pianeta nei prossimi secoli. C'è molta incertezza in ogni modello e in ogni previsione che fai. Ma per documentare quanto velocemente il nostro mondo sta cambiando, è molto importante continuare a migliorare la nostra capacità di fare previsioni più certe, che è l'unica strada che ci consentirà di occuparci del nostro futuro in modo significativo».