Skip to main content

Alla stazione meteo Firenze Orto Botanico superati ieri i 41 °C, allarme fino a mercoledì

Ondata di calore in corso in Italia, 22 capoluoghi su 27 verso il bollino rosso

“Non uscire nelle ore più calde” o “bere molti liquidi” non basta più: servono transizione ecologica e politiche di adattamento per le città
 |  Crisi climatica e adattamento

Il ministero della Salute ha aggiornato il bollettino relativo alle previsioni sulle ondate di calore in 27 capoluoghi italiani, di cui 17 risultano oggi da bollino rosso (livello di rischio 3, il più alto) mentre i rimanenti 10 sono divisi equamente tra arancione e giallo.

Tra le città più afose spicca Firenze, dove il codice rosso si allunga fino a mercoledì 14 agosto. Ma non è la sola: secondo il ministero della Salute il 14 agosto saranno 22 su 27 i capoluoghi in bollino rosso.

Cosa significa, tradotto in pratica? Guadando ancora al caso di Firenze, oggi la temperatura massima percepita sarà di 40° oggi e domani e 39° mercoledì; ieri il record di giornata è stato raggiunto alla stazione meteo Firenze Orto Botanico con 41,1°C registrati alle 15.30, mentre alle 10.30 di stamani si erano già raggiunti i 37°C.

«Una serie di semplici comportamenti e misure di prevenzione possono contribuire a ridurre notevolmente le conseguenze nocive delle ondate di calore – dichiarano dal Comune di Firenze – Si tratta di 10 semplici regole (pubblicate sul sito del ministero della Salute) in grado di limitare l’esposizione alle alte temperature, facilitare il raffreddamento del corpo ed evitare la disidratazione, ridurre i rischi nelle persone più fragili».

In tempi di crisi climatica non è però più possibile affidarsi ai soli, canonici consigli sul non uscire nelle ore più calde o bere molti liquidi. I dati messi in fila dall’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) mostrano che le temperature medie globali per 13 mesi consecutivi (da giugno 2023 a giugno 2024) hanno stabilito nuovi record mensili, e anche luglio 2024 presto dovrebbe confermare un trend sempre più torrido: continuando a questo ritmo, la triste palma di anno più caldo mai registrato passerà a quello in corso.

Di fronte a una simile tendenza, gli unici interventi davvero efficaci a contrastare la crisi climatica in corso si muovono su due binari paralleli: adattamento e mitigazione.

Per rendere più resilienti le nostre città all’avanzata del caldo, ad esempio, è opportuno aumentare il verde urbano e le superfici alberate: «Una stessa strada con o senza alberature può vedere la temperatura dell'aria abbassarsi di 10-20 °C nelle ore calde del giorno mentre la superficie dell'asfalto e delle facciate ombreggiate può abbassarsi di alcune decine di gradi», spiegano nel merito dall’Ordine degli ingegneri di Firenze.

Ma l’adattamento climatico non basta, come conferma il Wmo, in quanto è necessario fermare l’immissione di gas climalteranti in atmosfera, dovuti all’uso di combustibili fossili come gas e petrolio. Occorre dunque investire su (e fare spazio a) impianti alimentati da fonti rinnovabili, insieme a politiche d’efficienza energetica, a partire dagli edifici – come case e uffici – che in Europa sono responsabili in media del 40% del consumo finale dell’energia e di circa il 36% delle emissioni.

Vincenza Soldano

Vincenza per l’anagrafe, Enza per chiunque la conosca, nasce a Livorno il 18/08/1990. Perito chimico ad indirizzo biologico, nutre da sempre un particolare interesse per le tematiche ambientali, che può coltivare in ambito lavorativo a partire dal 2018, quando entra a fare parte della redazione di Greenreport.it