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Danni da maltempo 2013-2015, 40 giorni di tempo per presentare domanda d’aiuto

La Toscana è interessata con sette eventi calamitosi: pubblicati i documenti in Gazzetta ufficiale
 |  Crisi climatica e adattamento

Nei giorni scorsi è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale (la numero 194) l’ordinanza - la numero 383 del 16 agosto - del Dipartimento di protezione civile nazionale che ha messo a disposizione le risorse e individuate le procedure per il ripristino del patrimonio abitativo e produttivo privato colpito da calamità naturali. In Gazzetta sono dunque adesso presenti le informazioni relative alle scadenze insieme alla modulistica da utilizzare per richiedere i contributi: i cittadini toscani che hanno subito i danni del maltempo da marzo 2013 ad agosto 2015 possono attivarsi per presentare la domanda.

Dal 20 agosto (giorno di pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell'ordinanza) sono dunque iniziati a decorrere – precisano dalla Regione Toscana – i 40 giorni entro i quali i cittadini possono presentare la domanda di contributo così come da disposizioni nazionali. La manovra riguarda 17 regioni, e la Toscana è interessata con sette eventi che hanno avuto luogo dal marzo 2013 al 24 e 25 agosto del 2015.

In particolare, quelli del marzo 2013, dell'ottobre 2013, del 1 gennaio e 11 febbraio 2014, del 19 e 20 settembre 2014, dell'11-14ottobre e 5-7 novembre 2014, del 5 marzo 2015 e del 24 e 25 agosto 2015.

Riguardano tutte le province, 181 comuni, 13.478 schede (le cosiddette schede B) di segnalazione dei danni per un importo stimato complessivo di circa 150 milioni di euro.

I presupposti per fare domanda, sottolineano da Firenze, sono due: essere stati danneggiati da uno degli eventi per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale ed oggetto della delibera "globale" del 28 luglio; avere presentato la scheda di segnalazione del danno con il modello B, subito dopo l'evento medesimo.

Per domande per domande e approfondimenti in merito, in Regione hanno attivato un apposito indirizzo email cui rivolgersi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Redazione Greenreport

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