Oggi in Italia ci sono 880mila bambini esposti a ondate di calore
La crisi climatica sta aumentando la frequenza e l’intensità degli eventi meteo estremi come le ondate di calore, che in Italia si stima abbiano provocato oltre 18mila morti solo nell’estate del 2022.
Anche in questi giorni le ondate di calore estremo che stanno investendo il nostro Paese hanno un impatto pericoloso sul benessere dei soggetti più fragili, come bambine, bambini e adolescenti.
«Nella giornata odierna – spiegano da Save the children – sono oltre 880mila i minori in Italia esposti a temperature torride, poiché vivono nelle città classificate come bollino rosso dal Ministero della Salute, cioè quelle che registrando nel corso della giornata i livelli massimi di calore (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Verona e Viterbo). Circa il 18% di loro - pari a quasi 160mila - ha meno di 4 anni e risulta essere più vulnerabile ai problemi di salute che le alte temperature possono causare. Nel nostro Paese, la probabilità di eventi estremi legati alla crisi climatica è aumentata del 9% in 20 anni e i più piccoli rischiano di subire in modo pesante i disagi che questo comporta».
L’emergenza caldo è ancora più grave per i bambini che vivono in famiglie in condizioni di svantaggio economico, o abitano in ambienti piccoli, insalubri o sovraffollati. In Italia, il tasso di sovraffollamento delle abitazioni nella fascia 0-17 anni è molto elevato: 2 bambini su 5 (il 40,9% dei minorenni nel 2023) rispetto a una media europea del 25%. Nel 2023, Istat stima che il 9% delle famiglie italiane vivano in abitazioni con irregolarità nell’irrigazione dell’acqua, per problemi nella rete idrica locale, parliamo di 2,3 milioni di famiglie prevalentemente residenti nel Mezzogiorno.
Secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale (Omm), le temperature europee si stanno riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media globale, un trend recentemente confermato anche da Copernicus.
Per questo Save the Children – oltre a diffondere consigli utili per proteggere i bambini dalle ondate di calore – chiede ai governi nazionali di «attuare politiche che limitino il riscaldamento delle temperature a 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali, al fine di mitigare l’impatto negativo del cambiamento climatico sui bambini, e politiche che sostengano le comunità ad adattarsi, come i programmi di educazione alla salute nelle scuole e l’implementazione di sistemi di allerta precoce per eventi climatici estremi. È essenziale attuare una giusta transizione ecologica, che includa interventi contro la povertà multidimensionale, le disuguaglianze e l'ingiustizia climatica e intergenerazionale».