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Decreto sicurezza, la preoccupazione degli esperti Onu: norme non in linea con i diritti umani

La nota diffusa dalle Nazioni Unite: «Allarmati dal modo in cui il governo italiano ha trasformato il disegno di legge in un decreto d’urgenza aggirando il Parlamento»
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Non ci sono solo le forze di opposizione a contestare duramente il governo per quanto previsto dal decreto sicurezza. Gli esperti delle Nazioni Unite hanno invitato oggi il governo italiano a revocare il provvedimento voluto dalla destra, che include disposizioni non in linea con il diritto internazionale dei diritti umani. «Siamo allarmati dal modo in cui il governo ha trasformato il disegno di legge in un decreto d’emergenza che è stato rapidamente approvato dal Consiglio dei ministri, aggirando il Parlamento e il controllo pubblico», hanno dichiarato gli esperti. Il disegno di legge era stato presentato dal ministero degli Interni, dal ministero della Giustizia e dal ministero della Difesa e mirava a modificare diverse disposizioni legislative, tra cui il Codice penale.

Gli esperti Onu hanno monitorato per mesi quanto stava compiendo l’esecutivo e hanno contattato il governo italiano nel dicembre 2024 segnalando che se il disegno di legge proposto non fosse stato emendato, l'Italia sarebbe stata in contrasto con i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale dei diritti umani, tra cui quello di proteggere i diritti alla libertà di movimento, alla privacy, a un giusto processo e alla libertà, e di proteggere dalla detenzione arbitraria.

Il disegno di legge è stato poi tramutato in un decreto d’urgenza e «include definizioni vaghe e ampie disposizioni relative al terrorismo che potrebbero portare a un'applicazione arbitraria», hanno avvertito gli esperti. «Il decreto metterà inoltre a rischio la libertà di espressione e potrebbe colpire in modo sproporzionato gruppi specifici, tra cui minoranze razziali o etniche, migranti e rifugiati, portando potenzialmente a discriminazioni e violazioni dei diritti umani», si legge nella nota diffusa online.

Le disposizioni del decreto, viene sottolineato, sembrano limitare la possibilità per gli individui, compresi i difensori dei diritti umani, di riunirsi pacificamente per proteste e dimostrazioni, e la sua formulazione vaga potrebbe portare a procedimenti giudiziari arbitrari e a pene severe con conseguenze indebite per chi esercita i propri diritti, hanno affermato gli esperti. «Poiché la gente è scesa in piazza per protestare contro il disegno di legge sulla sicurezza, il governo italiano deve rispettare e proteggere il diritto di riunione pacifica ed evitare restrizioni indebite, dispersioni illegali e uso della forza», hanno dichiarato gli esperti.

Redazione Greenreport

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