Nati per soffrire la fame: nel 2024 sono +18 milioni i neonati in malnutrizione
«Quest'anno oltre 18 milioni di neonati - 35 bambini al minuto - sono nati in un mondo in cui la fame è la loro drammatica realtà fin dai primi momenti di vita», dichiara Hannah Stephenson, Global Head of Hunger and Nutrition di Save the Children.
L’analisi dell’ong ha mostrato che, nel 2024, il numero di bambini nati in condizione di fame è aumentato del 5% circa rispetto all'anno precedente e del 19% rispetto ai 15,3 milioni registrati nel 2019, quando i progressi sulla malnutrizione infantile hanno iniziato ad arrestarsi.
Conflitti, sfollamenti, eventi climatici estremi e l'aumento del costo del cibo hanno contribuito a ridurre la nutrizione dei bambini a livello globale.
Gli shock climatici, come inondazioni e siccità, minacciano sempre più l'accesso dei bambini al cibo. Più di 1,4 milioni sono nati in condizioni di fame in Pakistan, uno dei Paesi più vulnerabili alla crisi climatica, che ha registrato il secondo più alto numero di bambini nati in condizioni di fame tra i Paesi con oltre il 20% di sottonutrizione.
Tra Paesi in cui almeno il 20% della popolazione soffre la fame, si prevede che quest'anno la Repubblica Democratica del Congo (RDC) avrà il più alto numero di bambini nati sottonutriti, circa 1,6 milioni, con il conflitto che rimane un fattore chiave della fame nella RDC e a livello globale.
«È necessario – conclude Stephenson – garantire finanziamenti immediati e accesso sicuro ai servizi umanitari salvavita per i bambini e le famiglie che hanno un disperato bisogno di cibo, nutrizione, assistenza sanitaria, acqua, servizi igienici e sanitari, protezione e sostegno ai mezzi di sussistenza. Abbiamo gli strumenti per ridurre significativamente il numero di bambini malnutriti in questo momento, come abbiamo fatto in passato. Tuttavia, se non affrontiamo le cause profonde della fame e della malnutrizione, i progressi che sono stati fatti a beneficio dei bambini continueranno a subire un’inversione di tendenza».