Stato di agitazione dei lavoratori Sogesid, la società in house dei ministeri dell’ambiente e delle infrastrutture
Sogesid S.p.A. è la società di ingegneria “in house providing” delle Amministrazioni centrali dello Stato. I suoi tecnici sono al fianco delle amministrazioni nazionali e locali nei processi necessari al risanamento ambientale e ad un nuovo sviluppo del territorio. Gli ingegneri, i progettisti, i tecnici e i professionisti della Società, sono il capitale umano indispensabile per affrontare le sfide e cogliere le opportunità che la “green economy” pone a livello internazionale. Sogesid agisce per offrire il servizio di assistenza tecnica professionale in campo ambientale, garantire un’adeguata gestione della risorsa idrica, per la bonifica e la messa in sicurezza delle aree contaminate (anche in Siti di interesse nazionale e regionale), promuovendo lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture portuali, la manutenzione del territorio necessaria a prevenire fenomeni di dissesto idrogeologico, per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti verso l’economia circolare, come anche per una nuova infrastrutturazione ambientale sostenibile nell'ambito della Cooperazione internazionale. I lavoratori della Sogesid sono in stato di agitazione e spiegano il perché in questo comunicato:
I lavoratori della Sogesid il 22 novembre, durante le assemblee hanno proclamato lo stato di agitazione con il blocco di ogni prestazione straordinaria e di collaborazione. Inoltre, contestualmente le Rsu stanno inviando lettere al principale azionista di maggioranza (Mef) e a tutti i Ministeri e amministrazioni che hanno rapporti di commesse con Sogesid.
Le Rsu insieme ai lavoratori sono arrivati a questa decisione perché in forte dissenso con l’azienda a causa della condotta negli incontri con i sindacati dove è un continuo rimandare e/o diniego di soluzione relative ai temi oggetto di contrattazione fino all’erogazione del welfare per i lavoratori dove l’azienda aveva all’inizio proposto delle cifre salvo poi comunicare alle rsu che tali somme non erano disponibili per non meglio precisati motivi di Bilancio, mentre nel frattempo aumentano consulenze e figure dirigenziali apicali, non ultimo la nomina a Direttore Generale del già A.D.
A questo si aggiunge la dismissione della Sogesid presso il Ministero dell’Ambiente (ricordiamo la Sogesid è in house presso lo stesso ministero e presso il ministero delle Infrastrutture). La legge di Bilancio 2018 sanciva, infatti, la progressiva dismissione delle convenzioni tra SOGESID S.p.A. e lo stesso Mase, mettendo a rischio la stabilità occupazionale. Dopo le mobilitazioni del 2018 sotto al Ministero dell’Ambiente, la norma sulla dismissione è stata posticipata ma purtroppo mai tolta. Allo stato attuale la dismissione comincerà a gennaio 2026.
L’impressione è che L’amministratore delegato della Sogesid non sembra particolarmente interessato della cosa così come il governo stesso. Al momento sembra che nessuno, infatti si stia adoperando per cancellare questa norma vergognosa.
Eppure le sfide che aspettano l’Italia sono enormi. E’ ancora tutta aperta la questione legata alla transizione ecologica e gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050, così come la sfida del 30x30 con il raggiungimento dell’obiettivo del 30% di superficie protetta sia a terra che a mare entro il 2030 (praticamente domani) oltre al PNRR e al dissesto idrogeologico (solo per citarne alcune). C’è quindi, bisogno e ne servirà sempre di più, di personale qualificato sia amministrativo che tecnico, esattamente quello che fornisce la Sogesid al Ministero
dell’Ambiente cioè Assistenza Tecnica.
Sarebbe ora che il governo dia finalmente il giusto riconoscimento ai lavoratori della Sogesid e intervenga cancellando una volta per tutte la norma che prevede la dismissione dei lavoratori presso il Ministero dell’Ambiente e la dirigenza Sogesid cambi rotta riconoscendo i giusti diritti ai lavoratori.