«Votate Harris»: per la seconda volta in 179 anni, Scientific American si schiera con un candidato alla Casa bianca
Era accaduto soltanto un’altra volta, in 179 anni di storia. Ma evidentemente, il voto che a novembre deciderà chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti riveste un’importanza difficilmente sentita a questi livelli, in passato. Ecco perché solo per la seconda volta dal 1845, anno di fondazione dell’autorevole rivista di divulgazione scientifica, i redattori della Scientific American hanno deciso di esprimere pubblicamente il loro sostegno per un candidato in corsa per la Casa Bianca. E quel candidato, o meglio, candidata, è Kamala Harris.
L’articolo appena pubblicato dagli editori di Los Angeles è decisamente esplicito fin dal titolo: «Vota per Kamala Harris per sostenere la scienza, la salute e l'ambiente». Altrettanto esplicito il sottotitolo: la candidata Dem «ha piani per migliorare la salute, rilanciare l’economia e mitigare il cambiamento climatico. Donald Trump ha minacce e un record pericoloso».
Nel lungo articolo si sottolinea innanzitutto che nelle elezioni di novembre «gli Stati Uniti affrontano due futuri». Quali? «In uno, il nuovo presidente offre al paese prospettive migliori, facendo affidamento sulla scienza, su prove solide e sulla volontà di imparare dall’esperienza. Spinge politiche che aumentano i buoni posti di lavoro a livello nazionale abbracciando la tecnologia e l’energia pulita. Sostiene l’istruzione, la salute pubblica e i diritti riproduttivi. Tratta la crisi climatica come l’emergenza che è e cerca di mitigarne le tempeste catastrofiche, gli incendi e le siccità». Inutile aggiungere a chi corrisponda l’identikit del presidente Usa che porterebbe alla realizzazione di questo scenario. E poi c’è un altro futuro, delineato sulla base delle esternazioni e anche delle misure approvate in una precedente presidenza: «Nell'altro futuro, il nuovo presidente mette in pericolo la salute e la sicurezza pubblica e rifiuta le prove, preferendo invece fantasie di cospirazione senza senso. Ignora la crisi climatica a favore di più inquinamento. Richiede che i funzionari federali gli mostrino lealtà personale piuttosto che sostenere le leggi statunitensi. Riempie posizioni nella scienza federale e in altre agenzie con ideologi non qualificati. Incita le persone all'odio e alla divisione, e ispira gli estremisti a livello statale e locale ad approvare leggi che interrompono l'istruzione e rendono più difficile guadagnarsi da vivere».
Come si è già visto fin questa prima parte del testo, nell’articolo si rinvia a una serie di notizie e di altri resoconti che danno sostanza alle critiche rivolte a Trump. Ma qui gli editori dell’antica e autorevole rivista si interrompono e fanno l’annuncio del loro storico endorsement per la candidata Dem: «Solo uno di questi futuri migliorerà il destino di questo paese e del mondo. Ecco perché, solo per la seconda volta nei 179 anni di storia della nostra rivista, i redattori di Scientific American stanno appoggiando un candidato alla presidenza. Quella persona è Kamala Harris». Viene spiegato che prima di annunciare questo sostegno pubblico i redattori della rivista hanno valutato l’operato di Harris come senatrice degli Stati Uniti e come vicepresidente di Joe Biden, nonché le proposte politiche che ha fatto come candidata presidenziale. E, aggiungono, Harris ha segnato diversi record. E poi: «Anche il suo avversario, Donald Trump, che è stato presidente dal 2017 al 2021, ha un record, disastroso. E qui la rivista fa partire un confronto su singole tematiche, sempre rinviando con puntuali link ad ulteriori articoli, propri o di altre testate, portati a sostegno delle tesi presentate.
Si parte dall’assistenza sanitaria. «L’amministrazione Biden-Harris ha sostenuta il popolare Affordable Care Act (ACA), dando a più persone l'accesso all'assicurazione sanitaria attraverso i sussidi. Durante il dibattito di Harris del 10 settembre con Trump, ha detto che uno dei suoi obiettivi come presidente sarebbe stato quello di espanderlo. Decine di studi hanno dimostrato che le persone con assicurazione rimangono più sane e vivono più a lungo perché possono permettersi di vedere i medici per cure preventive e acute. Harris sostiene l'espansione di Medicaid, il programma di assistenza sanitaria statunitense per le persone a basso reddito. Gli Stati che hanno ampliato questo programma hanno visto guadagni di salute nelle loro popolazioni, mentre gli Stati che continuano a limitare l'ammissibilità no. Per pagare Medicare, il programma di assicurazione sanitaria principalmente per gli americani più anziani, Harris sostiene un aumento delle tasse sulle persone che guadagnano 400.000 dollari o più all'anno. E l'amministrazione Biden-Harris è riuscita ad approvare l'Inflation Reduction Act (IRA), che limita i costi di diversi farmaci costosi, tra cui l'insulina, per gli iscritti a Medicare. Il vicepresidente scelto da Harris, Tim Walz, ha firmato una legge per un divieto contro gli aumenti eccessivi dei prezzi sui farmaci generici come governatore del Minnesota». E Trump? L’articolo di Scientific American è inclemente nell’elencare le misure approvate, e non approvate, in quest’ambito quando era alla Casa bianca e anche quanto fatto, e non fatto, e detto, e non detto, durante le fasi più acute della pandemia da Covid 19.
Nell’articolo si mettono a paragone anche opinioni e misure adottate sui «diritti riproduttivi», su sicurezza e armi, tecnologia e poi, soprattutto, su ambiente e clima. Scientific American ricorda che «Harris ha detto puntualmente durante il dibattito di settembre che il cambiamento climatico era reale. Continuerebbe la leadership responsabile mostrata da Biden, che ha intrapreso l'azione climatica più sostanziale di qualsiasi presidente. L'amministrazione Biden-Harris ha ripristinato l'adesione degli Stati Uniti all'accordo di Parigi per affrontare il cambiamento climatico. L'elezione di Harris continuerebbe i crediti d'imposta IRA per l'energia pulita, nonché i regolamenti per ridurre le emissioni delle centrali elettriche e l'uso del carbone. Questo approccio mette il paese sulla buona strada per spendere i miliardi di dollari autorizzati per l'energia rinnovabile che dovrebbe dimezzare le emissioni di carbonio degli Stati Uniti entro il 2030. L'IRA include anche un impegno ad ampliare la tecnologia dei veicoli elettrici». Tutto l’opposto di Trump che, ricorda l’articolo, «ha detto che il cambiamento climatico è una bufala, e ha schivato la domanda "Cosa faresti per combattere il cambiamento climatico?" durante il dibattito di settembre. Ha ritirato gli Stati Uniti dall'accordo di Parigi. Sotto la sua direzione, l'Agenzia per la protezione ambientale e altre agenzie federali hanno abbandonato più di 100 politiche e regole ambientali, molte delle quali progettate per garantire aria e acqua pulite, limitare i pericoli delle sostanze chimiche tossiche e proteggere la fauna selvatica. Ha anche cercato di revocare i finanziamenti per progetti di ricerca sul clima basati su satelliti».
Ed ecco allora la conclusione dell’articolo: «Harris merita il nostro voto. Ci offre una strada in avanti illuminata dalla razionalità e dal rispetto per tutti. Economicamente, i progetti di energia rinnovabile che sostiene creeranno nuovi posti di lavoro nell'America rurale. La sua piattaforma aumenta anche le detrazioni fiscali per le nuove piccole imprese da 5.000 a 50.000 dollari, rendendo più facile per loro realizzare un profitto. Trump, un criminale condannato che è stato anche ritenuto responsabile di abusi sessuali in un processo civile, offre un ritorno alle sue oscure fantasie e demagogia, sia che si tratti di negare la realtà del cambiamento climatico o dei risultati elettorali del 2020 che sono stati confermati da più di 60 casi giudiziari, tra cui alcuni che sono stati supervisionati da giudici che ha nominato. Uno dei due futuri si materializzerà in base alle nostre scelte in queste elezioni. Solo uno è un voto per la realtà e l'integrità. Vi invitiamo a votare per Kamala Harris».