Amazzonia, gli indigeni incontattati Mashco Piro hanno ucciso dei taglialegna nel loro territorio
Nel profondo del Perù sud-orientale vivono i Mashco Piro, considerati il gruppo di incontattati (ovvero quei popoli indigeni che evitano il contatto con gli esterni) più numeroso al mondo: le loro immagini hanno fatto il giro del mondo a luglio, ma adesso dall’area arriva notizia di un attacco da parte della tribù a taglialegna estranei presenti sul loro territorio.
Almeno due taglialegna sono stati uccisi, uno è rimasto ferito e altri due sarebbero scomparsi a seguito di un incontro coi Mashco Piro: l’attacco è avvenuto il 29 agosto vicino al fiume Pariamanu, nella provincia di Madre De Dios, ma la notizia è stata confermata solo ora. È avvenuto in una parte del territorio ancestrale dei Mashco Piro che è stata svenduta dal governo come concessione per il taglio del legno. L’episodio segue un altro attacco simile avvenuto un mese fa nella stessa area, in cui era stato ferito almeno un taglialegna.
La tragedia ha scatenato forti critiche al governo da parte dell’organizzazione indigena della regione Fenamad, che in una dichiarazione ha denunciato il continuo fallimento delle autorità nel rispettare la legge peruviana e quella internazionale, e nel riconoscere e proteggere formalmente l’intero territorio dei Mashco Piro. Fenamad ha chiesto anche che tutti gli esterni, come i taglialegna, siano evacuati dall’area.
«Ci sono persone ferite, morte, scomparse… non sappiamo cosa stia succedendo o cosa successo – ha detto oggi il vice-presidente di Fenamad, Eusebio Ríos – Abbiamo chiesto alle autorità di fornire assistenza con un elicottero. Non è la prima volta, è questa la nostra preoccupazione. Fenamad chiede da tempo che questo territorio sia protetto per i popoli incontattati in modo efficace».
Peraltro una delle compagnie di taglio del legno che operano all’interno del territorio dei Mashco Piro, Canales Tahuamanu, si è appena vista sospendere la certificazione di legname sostenibile da FSC: un risultato dell’attenzione mediatica internazionale scatenata dalle recenti immagini di questo popolo incontattato e dalle 14.000 e-mail inviate a Fsc per chiedergli di intervenire.
«Questa tragedia era totalmente evitabile – commenta Caroline Pearce, direttrice generale di Survival International – Le autorità peruviane sanno da anni che quell’area che hanno deciso di svendere è in realtà il territorio dei Mashco Piro. Facilitando il taglio del legno e la distruzione di quella foresta stanno non solo mettendo a rischio la sopravvivenza dei Mashco Piro, che sono estremamente vulnerabili alle malattie portate dall’esterno, ma hanno anche messo consapevolmente in pericolo le vite dei lavoratori delle compagnie che operano laggiù. Il governo deve intervenire subito: deve cancellare le concessioni per il taglio del legno e riconoscere e proteggere tutto il territorio dei Mashco Piro. Se non lo farà, accadranno inevitabilmente altre tragedie».