
Servizi pubblici, dal Comune di Firenze via libera al progetto Multiutility

Dopo quello di Prato anche il Consiglio comunale di Firenze ha approvato oggi la delibera sul progetto Multiutility, che prevede la fusione per incorporazione in Alia di Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana – società partecipate dai Comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia – per dare vita ad un’unica società per la gestione dei servizi pubblici locali (acqua, energia, igiene urbana) nella Toscana centrale.
«In questo modo – spiega il sindaco Dario Nardella – potremo puntare su un miliardo e mezzo di euro per gli investimenti, sull’aumento dei posti di lavoro anche nell’indotto e sul controllo delle tariffe in un momento in cui è molto sentito il tema del caro-bollette. Ma soprattutto potremo avere una strategia che ha un indirizzo pubblico preciso ma che si apre anche a partner industriali e a finanziamenti privati senza mai snaturare l’indirizzo pubblico che è garantito da una holding tutta pubblica dei comuni che manterrà il 51% di questa nuova multiutility. Adesso dovremo fare i prossimi passaggi ma intanto il dado è tratto: il grande traguardo per Firenze, le altre città e per la Toscana. Ci auguriamo che possano salire a bordo tutti gli altri Comuni che non hanno fatto questo passo».
Per il momento all’operazione partecipano il Comune di Firenze e altri 66 della Toscana centrale: il via al processo di fusione per incorporazione aprirà un procedimento di aumento di capitale destinato a terzi, per favorire l’entrata di altri soggetti toscani nel progetto, e successivamente di aumento di capitale per la quotazione in borsa dell’azienda con il mantenimento di almeno il 51% nelle mani dei Comuni.
Il primo passaggio consiste infatti in un aumento di capitale della stessa Alia, con connesso conferimento di due partecipazioni: le azioni rappresentative del 20,61% del capitale di Toscana Energia Spa detenute dal Comune di Firenze; poi le azioni rappresentative del 3,9% del capitale di Publiacqua Spa detenute dal Comune di Pistoia. Queste operazioni sono propedeutiche alla successiva: ovvero la fusione per incorporazione in Alia di Acqua Toscana, Consiag e Publiservizi.
Per effetto della fusione, Alia diventerà una società multiutility; una volta effettuata la fusione, il progetto sottoposto all’approvazione dei Comuni prevede la costituzione di una nuova società a capitale pubblico, avente funzioni di holding di partecipazioni.
Nel progetto è poi prevista l’apertura del capitale ad altri Comuni toscani con una possibilità di aumento di capitale, di massimo 1,2 miliardi, che sarà al servizio di conferimenti in natura (partecipazioni e rami d’azienda) che consentano a Multiutility di rafforzare il proprio patrimonio nel settore dei servizi di pubblica utilità.
Una seconda tranche di aumento di capitale, pari al massimo a 2,3 miliardi, è al servizio della quotazione in borsa delle azioni della Multiutility attraverso un’offerta pubblica di sottoscrizione, prevedendo di aprire a terzi fino ad un massimo del 49% del capitale di Multiutility.
Il processo di quotazione si baserà sul presupposto che i Comuni e gli altri soci pubblici mantengano complessivamente (tramite la Holding Toscana) la maggioranza del capitale e dei diritti di voto di Multiutility Toscana.
