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Non solo geotermia, a Radicondoli cresce anche l’agricoltura biologica: è nel 79% dei campi coltivati

Guarguaglini: «L’impegno del bio distretto nasce in collaborazione con altri Comuni del territorio e con le aziende bio, che qui ci sono»
 |  Toscana

La Regione Toscana ha recentemente dato il via libera a due nuovi Distretti per l’agricoltura biologica – Valli senesi e Valdarno di sopra –, il primo dei quali si estende sui Comuni di Chiusdino, Monteroni d’Arbia, Monticiano, Murlo, Radicondoli e Sovicille con quasi il 55% della superficie agricola condotta con il metodo dell'agricoltura biologica (260 le aziende bio).

Un territorio vocato, con alti valori naturalistici, con importanti Riserve Naturali e Siti Natura 2000, oltre alla coltivazione di quella che è la più importante fonte di energia rinnovabile in Toscana: la geotermia. Radicondoli infatti da oltre mezzo secolo, grazie alle centrali gestite da Enel green power, rappresenta il secondo Comune produttore di energia rinnovabile da geotermia dietro solo a Pomarance. Una produzione che non limita lo sviluppo degli altri comparti economici caratteristici del territorio, anzi: guardando al turismo, rispetto al 2019 gli arrivi a Radicondoli sono cresciuti del 42% e le presenze del 32%, mentre anche l’agricoltura bio guadagna terreno.

A Radicondoli ci sono 42 aziende biologiche con oltre 2.200 ettari di superficie agricola biologica, ovvero il 79% della superficie totale coltivata. Attualmente le aziende biologiche di Radicondoli associate sono 8. Elemento qualificante dell’adesione: i produttori biologici di Radicondoli hanno la vicepresidenza dell’associazione Distretto biologico e la presidenza.

«È una grande soddisfazione – commenta  Francesco Guarguaglini, sindaco di Radicondoli – L’impegno del Bio distretto nasce in collaborazione con altri Comuni del territorio e con le aziende bio che qui ci sono. E’ un’idea di comunità che vuole costruire progetti con una visione unica, sostenere l’ omogeneità di territorio, prodotti di filiera e azioni promozionali per un turismo appassionato delle nostre bio valli. Insomma, è una bella notizia per tutti».

Gli amministratori e produttori biologici, che hanno già avviato una proficua collaborazione, vedono nel distretto un potente strumento di promozione territoriale e di connessione con la comunità locale.

«L’impegno nostro e di tutti ora è quello di collaborare per sviluppare e realizzare il progetto – aggiunge Marco Tozzi, assessore alle Attività economiche del Comune di Radicondoli – Il progetto dunque ha basi solide qui sono presenti numerosi  produttori e operatori biologici certificati. Vogliamo costruire tutte le possibili sinergie con il tessuto economico locale, coinvolgere le comunità locali, mettere in atto iniziative di educazione alimentare. E poi chiaramente la comunicazione con la predisposizione di materiale divulgativo e promozionale del distretto e delle sue produzioni biologiche. Siamo entusiasti tutti di metterci a lavoro prima possibile».

Redazione Greenreport

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