Skip to main content

Decreto Coesione: approvato emendamento 5G. Legambiente: si bypassa il ruolo delle Amministrazioni comunali

Il Parlamento bocci questa proposta e faccia un passo indietro anche sui limiti di esposizione che dovrebbero tornare ai 6 V/m
 |  Inquinamenti e disinquinamenti

E’ stato approvato in commissione bilancio della Camera un emendamento sul 5G che bypassa di fatto il ruolo delle Amministrazioni comunali in tema di pianificazione delle installazioni nelle aree bianche.
Secondo Katiuscia Eroe, responsabile nazionale energia di Legambiente, «Ancora una volta il Governo Meloni mostra scarsa lungimiranza in fatto di telecomunicazioni. L’emendamento proposto dai senatori di Forza Italia, Guido Quintino Liris e Vita Maria Nocco, e approvato in commissione Bilancio del Senato, di fatto bypassa il ruolo delle amministrazioni comunali in tema di pianificazione delle installazioni nelle aree bianche: ovvero le aree di scarso interesse da parte degli operatori e su ci interviene lo Stato. Uno strumento, quello dei regolamenti, che dopo l’innalzamento dei limiti di esposizione in tema di elettromagnetismo, rimaneva l’ultimo baluardo per pianificare la realizzazione degli impianti, minimizzando le esposizioni e rispettando il principio di precauzione. Regolamenti che nei fatti non possono impedire la realizzazione degli impianti, ma richiedono, quando fatti bene, una programmazione e una pianificazione da discutere tra gestori e Amministrazioni. La copertura dello standard 5G per portare servizi anche nelle aree con meno interesse economico può e deve avvenire nel rispetto delle pianificazioni delle amministrazioni».
Per Legambiente «Interventi normativi come questi non faranno altro che continuare a esasperare gli animi e i territori, che ancora una volta si sentiranno esclusi dalle scelte governative che dall’alto impongono modalità non democratiche e di partecipazione».
La Eroe conclude: «Il nostro auspicio è che il Parlamento bocci questa proposta di emendamento, e che colga l'occasione per fare un passo indietro non solo rispetto alle modalità di misurazione, ma anche nei limiti di esposizione che dovrebbero tornare ai 6 V/m, limite ritenuto cautelativo dalla comunità scientifica».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.