Contro il Ddl Sicurezza, domani pomeriggio il presidio davanti al Senato
Domani, mercoledì 25 settembre, il Forum Disuguaglianze e Diversità parteciperà, insieme a Cgil, Uil e a tutte le realtà sociali e sindacali che hanno aderito, al presidio di piazza Vidoni, nei pressi del Senato dove a breve si discuterà il ddl Sicurezza, già approvato alla Camera.
Anche il ForumDD ritiene doveroso contrastare una norma che ha l'evidente esito di spaventare e scoraggiare ogni forma di dissenso e che si innesta a pieno in quell’intreccio pericoloso tra neoliberismo e deriva autoritaria che molti governi europei, e quello italiano in modo evidente, stanno percorrendo per governare gli esiti e le contraddizioni aperte da disuguaglianze sempre più insostenibili. Una deriva autoritaria che il ForumDD denuncia da tempo, che non solo va fermata con ogni strumento a disposizione ma va anche colpita alla radice contrastando disuguaglianze, povertà e precarietà.
Il ddl Sicurezza, introducendo nuovi reati penali, quindi il carcere, anche nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati, limita quindi l’iniziativa e le mobilitazioni sindacali per difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali; chiude in carcere le donne in gravidanza o con figli entro un anno di età; introduce il reato della resistenza passiva rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifica, magari dovuta alle condizioni disumane di molte carceri; prevede nuovamente interventi a impronta securitaria e di criminalizzazione quando si parla di migranti. Tutto questo mentre il Governo decide di abolire i crimini contro la pubblica amministrazione, spesso reati spia di infiltrazioni mafiose.
Per questo anche il ForumDD sarà in piazza per contrastare un ddl pericoloso per la democrazia del Paese.
di Forum Disuguaglianze e Diversità
In piazza ci sarà anche Legambiente e il presidente del Cigno Verde, Stefano Ciafani, ha dichiarato: «Al Governo Meloni chiediamo con forza un passo indietro. Con le norme contenute nel DDL sicurezza si vuole criminalizzare e punire il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, come ad esempio chi scende in piazza contro la costruzione di opere considerate strategiche dal governo, anche se inutili e dannose, come il Ponte sullo Stretto o i nuovi gasdotti o rigassificatori che faranno diventare l’Italia l’hub europeo del gas fossile. La sicurezza in Italia si afferma contrastando le vere minacce al nostro Paese, mettendo, ad esempio, in atto le misure di contrasto ai reati delle agromafie, che minano la salute dei cittadini e dei lavoratori e fanno concorrenza sleale alle aziende che rispettano la legge, e ancora oggi inspiegabilmente fuori dal Codice penale; all’abusivismo edilizio che porta i cittadini a vivere in edifici pericolosi realizzati con materiali scadenti o in aree a rischio alluvione; alla crisi climatica con adeguate politiche di mitigazione e adattamento, spingendo sullo sviluppo delle rinnovabili, lo stop alle fossili e ripensando e riqualificando le aree urbane e gli spazi pubblici. È urgente dare attuazione a quanto previsto dal Piano nazionale adattamento climatico, in primis alle azioni per ridurre il rischio idrogeologico, tutelando le persone che vivono in aree pericolose. È urgente varare un piano nazionale di adeguamento infrastrutturale e antisismico del vetusto patrimonio edilizio, pubblico e privato, bonificandolo anche dall’amianto ancora presente in tutta Italia, e aumentare il livello qualitativo del controllo dell’inquinamento ambientale da parte delle Agenzie regionali protezione ambiente, uniformandoli su tutto il territorio nazionale. Questi sono i punti cardine della sicurezza che rivendichiamo e sul quale dovrebbe concentrarsi l’azione del Governo».