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Successo della scuola di ecoeventi a FestAmbiente

Promossa nell’ambito del progetto “Rigenerazione culturale a emissioni zero”. Prossimo appuntamento entro la fine dell’anno in Cilento
 |  Eventi

La prima edizione della Scuola di ecoeventi, organizzata a Festambiente dal 9 all'11 agosto nell’ambito del progetto “Rigenerazione culturale a emissioni zero” e realizzata con le risorse allocate dall’avviso pubblico TOCC – Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione ecologica, finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU e gestito dal Ministero della Cultura, ha segnato un importante traguardo nel panorama della formazione dedicata alla sostenibilità degli eventi.

L’incontro delle competenze di Legambiente, Italiafestival e Santa Chiara Lab – Università di Siena, i tre partner di progetto, ha dato origine ha questo innovativo percorso formativo, svoltosi nel contesto suggestivo della manifestazione annuale di Legambiente, che ha raccolto un notevole successo, ponendo le basi per una nuova cultura della gestione degli eventi che tenga conto delle esigenze ambientali e delle buone pratiche per ridurre l'impatto ecologico.

Il successo della scuola è testimoniato non solo dalla partecipazione in termini numerici al percorso, ma anche dall'interesse suscitato tra i professionisti del settore, che hanno colto l'occasione per approfondire le tematiche legate alla sostenibilità, alla rigenerazione culturale e alla transizione ecologica. Una tre giorni all’insegna del confronto e dello scambio di informazioni, esperienze e buone pratiche, che ha rappresentato un laboratorio a cielo aperto all’insegna dell’esportazione di modelli replicabili sul fronte dell’organizzazione di eventi green.

In un mondo sempre più consapevole dell'urgenza di affrontare le sfide ambientali, la Scuola di ecoeventi ha rappresentato un momento di riflessione e di crescita, fornendo strumenti concreti per organizzare eventi in linea con gli obiettivi di sostenibilità e dimostrando come sia possibile conciliare l'organizzazione di eventi di grande impatto con una gestione attenta alle risorse, promuovendo pratiche virtuose capaci di diventare esempi replicabili su scala nazionale e internazionale.

Per partecipare alla scuola sono giunte in totale trentasei candidature e sono stati selezionati ventisei partecipanti provenienti da Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Piemonte, Puglia, Sicilia e Veneto, in rappresentanza dei seguenti festival, associazioni, operatori culturali: POLIS Teatro Festival, Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, Legambiente Puglia, Festival maggio all'infanzia, Casa Base Project, Teatri fuori dai teatri, Slow Food Grosseto, Arci Bellezza Milano, Legambiente Leverano, Naturalmente San Donato Ecofestival nel borgo, Visioni Corte International Short Film Festival, Tanti in provincia di Grosseto, Associazione I Teatrini, Kfield comunicazione srl, AreaSud, Arci Cremona , Teatro Kismet di Bari, Associazione Didee-arti e comunicazione, Associazione Filieradarte, Trends.srl - eventi vari culturali e sportivi, Arezzo Wave Love Festival, Festival Danza I Cento Passi M.Arte aps - Festival di Maremma.

Tra le testimonianze che hanno affiancato le docenze di Legambiente, Festambiente e ItaliaFestival: Rossella Fugaro, Ecoevents; Thomas Zulian, Fairtrade Italia; Nicola Merciari, Divisione Sostenibilità AzzeroCO2; Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia; Valentina Vignaroli, direttrice Assobioplastiche; Serena Savoca, Corporate Affairs Director Carlsberg Italia; Sergio Luzzi, Vie en.ro.se. Ingegneria S.r.l; Antonio Brunori, Segretario generale PeFC Italia.

Nell’ambito di Festambiente, la sera dell’11 agosto, ha avuto luogo anche l’ecoevento “La natura dei festival: gli eventi protagonisti della transizione ecologica”. Il secondo appuntamento dedicato all’approfondimento delle esperienze italiane ed europee – dopo quello svoltosi a Pesaro lo scorso aprile - è stato coordinato da Margherita Ambrogetti Damiani, responsabile comunicazione di Festambiente, ed ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama culturale e ambientale italiano tra cui: Angelo Gentili, ideatore di Festambiente; Francesco Maria Perrotta, presidente di Italia Festival e vicepresidente dell'European Festivals Association; Maria Rosaria Santangelo, segretaria generale di SIEDAS; Brunella Fusco, rappresentante del Campania Teatro Festival.

Inserito anch’esso nell'ambito del progetto “Rigenerazione culturale a emissioni zero”, il percorso è stato parte integrante della promozione di un nuovo paradigma per gli eventi culturali, in cui la riduzione delle emissioni di CO2 e l'adozione di pratiche sostenibili diventano priorità imprescindibili.

Durante il dibattito, è emersa con forza l'importanza di un approccio integrato alla sostenibilità, che coinvolga non solo gli organizzatori, ma anche il pubblico e gli stakeholder del settore culturale. La transizione ecologica, infatti, non può prescindere da un cambiamento culturale profondo, in cui l'educazione e la sensibilizzazione svolgono un ruolo centrale. Gli eventi culturali, in questo contesto, diventano non solo un mezzo di intrattenimento, ma anche un potente strumento di diffusione di valori e pratiche sostenibili.

Guardando al futuro, già in programma il prossimo appuntamento organizzato da ItaliaFestival che si terrà a Sessa Cilento entro la fine dell’anno. Un’ulteriore occasione per approfondire le tematiche affrontate a Festambiente e per ampliare il dibattito sulla sostenibilità degli eventi, in un contesto altrettanto stimolante e ricco di spunti.

Il coordinatore della manifestazione, Angelo Gentili, sottolinea che «La prima edizione della Scuola di ecoeventi a Festambiente ha rappresentato un ulteriore passo fondamentale verso la creazione di una nuova cultura della sostenibilità nel settore degli eventi. Siamo estremamente soddisfatti del successo ottenuto, non solo per la qualità degli interventi, ma anche per l'interesse che abbiamo riscontrato tra i professionisti del settore. Questo percorso formativo ci ha permesso di mettere in luce l'importanza di organizzare eventi che rispettino l'ambiente, dimostrando che è possibile conciliare grandi manifestazioni con pratiche virtuose che riducano l'impatto ecologico. Guardiamo con entusiasmo al prossimo appuntamento in Cilento, convinti che questo percorso sia solo l'inizio di una trasformazione necessaria per il nostro futuro. Stimolante anche l’ecoevento La natura dei festival: gli eventi protagonisti della transizione ecologica”, un momento di confronto cruciale, in cui abbiamo discusso il ruolo fondamentale dei festival nella promozione della sostenibilità. I festival, come strumenti culturali potenti, possono e devono diventare protagonisti della transizione ecologica, dimostrando che l'arte e la cultura possono essere veicoli di cambiamento positivo per l'ambiente e la società. La partecipazione di esperti del settore ha arricchito il dibattito, offrendo spunti concreti per future azioni e collaborazioni».

Il progetto “Rigenerazione culturale a emissioni zero” si conferma come un'iniziativa di grande valore, capace di coniugare formazione, innovazione e sostenibilità. Il percorso intrapreso a Festambiente è solo l'inizio di un cammino che porterà, nel corso dei prossimi anni, a una trasformazione radicale del modo di concepire e organizzare gli eventi, con un'attenzione sempre crescente all'impatto ambientale e al benessere del nostro pianeta.

Gli interventi e le testimonianze dei relatori che hanno partecipato alla Scuola di ecoeventi saranno presto disponibili online, offrendo così l'opportunità di accedere ai contenuti a chi non ha potuto partecipare fisicamente all'evento.

Per visionare i contributi, i moduli formativi e restare aggiornati www.eventisostenibili.legambiente.it

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.