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La manifestazione è ad accesso gratuito, basta registrarsi

L'Università di Firenze protagonista all'Earth technology expo

Cinque i dipartimenti coinvolti nella kermesse dedicata alla gestione dei rischi naturali, in Fortezza Da Basso dal 25 al 27 settembre
 |  Toscana

L’Earth technology expo – che nel 2023 ha chiamato a raccolta circa 15mila visitatori – sta per aprire il sipario sulla quarta edizione, in agenda alla Fortezza Da Basso di Firenze dal 25 al 27 settembre, dove faranno tappa centinaia tra i maggiori esperti del Paese in gestione dei rischi naturali, aprendosi al confronto (gratuito, basta registrarsi) con la cittadinanza per aumentare la consapevolezza sull’adattamento al clima che cambia.

Quella di quest’anno è un’edizione particolarmente attesa, in quanto si svolgerà in contemporanea col Festival dell’acqua (24 settembre a Palazzo Vecchio, 25 e 26 alla Fortezza) organizzato da Utilitalia in collaborazione con Publiacqua e Confservizi Cispel Toscana.

Promosso dalla Fondazione Earth and water agenda, l’Earth technology expo vede tra i suoi protagonisti anche l’Università di Firenze, che partecipa all’evento con uno stand allestito nel Padiglione Cavaniglia, dove verranno esposti i contributi di quattro dipartimenti: Ingegneria industriale (Dief), Scienze della Terra (Dts), Architettura (Dida) e Chimica (Dicus). Inoltre, venerdì 27 settembre – ore 10 in Sala Tevere, sempre nel Cavaniglia – il dipartimento di Ingegneria civile e ambientale (Dicea) curerà un seminario inserito nel programma di Bright-Night, La notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, in programma a Firenze dal 23 al 29 settembre.

I Dipartimenti si alterneranno nella postazione Unifi: il Dief illustrerà FeelHippo Auv, drone sottomarino autonomo dotato di sensori ottici e acustici, che è in grado di realizzare rilievi di alta precisione; il Dst mostrerà slide, strumentazioni e filmati inerenti alla prospettiva geologica del cambiamento climatico e antropico nelle aree critiche; il Dicus esporrà la strumentazione di analisi e monitoraggio del Mediterraneo sviluppata nel Progetto Europeo iMermaid (Innovative solutions for Mediterranean Ecosystem Remediation via Monitoring and decontamination from Chemical Pollution); il Dida affronterà il complesso rapporto tra gli studi di Leonardo e l’acqua, dando anche l’opportunità di visitare il sito E-Leo, che contiene vari disegni del genio di Vinci. Allo stand saranno esposti anche alcuni facsimile dei codici leonardiani dell’edizione Giunti, in prestito dalla Biblioteca di Architettura.

Redazione Greenreport

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