Laguna di Orbetello, finora dal Governo Meloni non è arrivato un euro
Dopo il disastro ambientale di quest’estate, con una nuova moria di pesci nella laguna di Orbetello che ha tenuto col fiato sospeso l’intera Toscana e non solo, la commissione Ambiente della Camera ha approvato la creazione di un Consorzio ad hoc per la gestione della laguna di Orbetello, che avrà la denominazione di Parco ambientale per lo sviluppo sostenibile della laguna di Orbetello; il via libera definitivo dal Parlamento è atteso per questo mese, ma nel frattempo i costi per la gestione dell’emergenza risultano essere stati tutti a carico della Regione.
È quanto dichiara l’assessora toscana all’Ambiente, Monia Monni, rispondendo a un’interrogazione avanzata in Consiglio dalla pentastellata Irene Galletti.
Monni ha ricordato che per la laguna di Orbetello è stato dichiarato lo stato di emergenza regionale, in conseguenza del quale sono state stanziate risorse per 1 milione di euro. Risorse che sono state spese in parte per gli interventi di emergenza messi in atto dopo la moria di pesci e in parte per i ristori: circa 650 mila euro sono andati non solo ai pescatori, ma anche alle attività economiche e turistiche della zona che sono rimaste danneggiate.
L’assessora ha inoltre sottolineato che con legge regionale si è stabilito che agli oneri di spesa necessari per la gestione della laguna si faccia fronte, fino a oltre 1 milione di euro, con gli stanziamenti della missione 9. Spese necessarie a garantire gli interventi per la gestione ordinaria della laguna, il pompaggio, la sgrigliatura, la raccolta delle biomasse, l’ossigenazione.
«La calura registrata quest’anno ha avuto effetti gravi non solo sulla laguna, che ha la profondità media di un metro, ma anche su altri ambienti vicini – ha detto Monni -. Siamo riusciti a contenere gli effetti più gravi e abbiamo concordato una serie di azioni con il Comune di Orbetello. Certo, dato che fin qui tutte le spese sono state a carico della Regione, auspichiamo interventi a livello nazionale».
Nel merito Galletti ha osservato che «alla base della proliferazione delle alghe c’è anche la grande quantità di azoto per i fertilizzanti usati nei territori a monte della laguna, tema che va affrontato», così come va affrontato «il tema delle difficoltà a far avere i ristori», senza dimenticare però l’altro fattore determinante dell’emergenza in laguna: la crisi climatica col conseguente aumento delle temperature, che in acqua porta con sé una diminuzione dell’ossigeno disciolto.
La consigliera M5S si è infine dichiarata contraria a un commissariamento, ritenendo preferibile una soluzione «che comprenda un intervento corale di Giunta, Consiglio ed esperti del settore».