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Balneari, dalla Toscana via libera a linee guida per le concessioni e indicazione dell’equo indennizzo

Il presidente della Regione, Giani, e l’assessore Marras: «La norma nazionale è talmente confusa che sicuramente la nostra legge la migliora e dà un quadro di riferimento ai Comuni»
 |  Toscana

Sulle concessioni agli stabilimenti balneari la Toscana si muove con tempi da record. Dopo l’approvazione della legge regionale, lo scorso luglio, che riordina in questa Regione la materia delle concessioni demaniali marittime, la giunta guidata da Eugenio Giani ha approvato ieri le linee guida riguardanti l’istruttoria per il rilascio delle concessioni e per la determinazione dell’indennizzo da corrispondere al concessionario uscente da parte di quello subentrante.

Tra l’altro, nelle stesse ore in cui la giunta di centrosinistra approvava la propria delibera, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge nazionale approvato dopo infiniti rinvii che contiene i criteri per disciplinare le gare delle concessioni balneari, e che però demanda a un ulteriore decreto ministeriale, da adottarsi entro il 31 marzo 2025, la definizione dei criteri per determinare l'indennizzo.

«Il decreto legge appena entrato in vigore - spiegano presidente Giani e l’assessore ad economia e turismo Leonardo Marras - dà la possibilità ai Comuni di prolungare la validità delle concessioni fino al 30 settembre 2027, ma restano da regolamentare gli indennizzi ai concessionari uscenti. Evidentemente questa lunga gestazione prima della firma del Presidente Mattarella ha introdotto cambiamenti anche sostanziali, tanto che la norma regionale e le linee attuative sono in linea, e dunque hanno pieno valore anche di fronte alla norma nazionale. Tale norma però è talmente confusa che sicuramente la nostra legge la migliora e dà un quadro di riferimento a tutti i Comuni toscani invece di lasciarli da soli di fronte alle nuove responsabilità». La Toscana, sottolineano Giani e Marras, si è mossa «con la massima tempestività ottenendo il consenso di Anci, comuni costieri e associazioni di categoria. Il confronto con tutti i soggetti coinvolti è infatti proseguito nel corso dei mesi estivi proprio per arrivare a delle indicazioni trasparenti in grado di tutelare un settore così rilevante in attesa del governo».

Il documento approvato (“Linee guida per l'istruttoria e la valutazione delle istanze per il rilascio di concessioni demaniali per finalità turistico ricreative e per la determinazione dell’indennizzo, in attuazione dell'articolo 3 della legge regionale 9 maggio 2016, n.31, come modificata dalla legge regionale 29 luglio 2024, n.30”) contiene le direttive generali alle quali i Comuni dovranno uniformarsi nella valutazione delle istanze per il rilascio delle concessioni balneari e per determinare l’equo indennizzo, che rappresenta una delle novità della nuova legge.

In particolare, per quanto riguarda questo ultimo punto, le linee guida stabiliscono che per determinare l’indennizzo occorrono due elementi: il residuo ammortamento degli investimenti realizzati durante la concessione ed il valore reddituale dell’impresa turistico-balneare. Viene precisato che il valore dell’indennizzo deve essere attestato da una perizia giurata di stima presentata dal concessionario uscente, che ne sosterrà i relativi costi e sceglierà tra i professionisti abilitati il perito incaricato di redigerla. Spetta al Comune verificare la terzietà del perito scelto dal concessionario. Inoltre si stabilisce che per la determinazione dell’indennizzo il perito deve fare riferimento ai principi, alle metodologie e alle procedure di stima di cui alla norma UNI 11729/2018 “Linee guida per la stima del valore delle imprese concessionarie demaniali marittime, lacuali e fluviali a uso turistico ricreativo (imprese balneari)” e ai vigenti Principi italiani di valutazione, come approvati dal Consiglio dei garanti dell’Organismo italiano di valutazione. Per la determinazione del valore degli investimenti, qualora il concessionario abbia beneficiato di contributi di qualunque genere e tipologia, da parte di ente pubblico o di un organismo di diritto pubblico, il loro importo va escluso dalla determinazione dell’indennizzo.

Redazione Greenreport

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