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Firenze, Arezzo e Prato al centro del Giretto d’Italia di Legambiente

Zampetti: «L’obiettivo deve essere quello di orientare la mobilità urbana alla sicurezza delle persone e all’ambiente, partendo dalla qualità dell’aria»
 |  Toscana

In occasione della nuova settimana europea della mobilità sostenibile, dal 18 settembre torna in sella la 14esima edizione del Giretto d’Italia di Legambiente, una competizione urbana della ciclabilità dove le 30 città che partecipano quest’anno si sfideranno a colpi di pedalate per vincere l’ambita maglietta rosa: in Toscana Firenze, Arezzo e Prato saranno le città coinvolte.

«La nuova edizione di Giretto d’Italia torna quest’anno con una valenza ancora più forte, vogliamo che diventi uno strumento di cambiamento in grado di indirizzare cittadini e istituzioni verso un nuovo paradigma di mobilità – spiega Roberto Scacchi, responsabile nazionale Mobilità di Legambiente – Un modello non più fondato esclusivamente sull’auto privata che produce, soprattutto in Italia, una situazione insostenibile sul fronte della qualità dell’aria e della sicurezza delle persone. Misure come la definizione di zone a basse emissioni e la previsione di aree con limiti di velocità a 20 e 30 km/h sono ancora oggetto di grande opposizione nel Paese, in particolare con il nuovo Codice della Strada verranno posti seri limiti alla capacità degli amministratori locali di avviare interventi come nuove Ztl ambientali, zone a basse emissioni, Zone30 o strade scolastiche».

Tra le novità 2024, l’introduzione di tre nuove categorie in gara, con l’obiettivo di riconoscere l’impegno dei piccoli comuni (fino a 5mila abitanti), di quelli tra i 5mila e 15mila abitanti e delle città oltre le 15 mila persone, nella promozione degli spostamenti su mezzi a zero emissioni che contribuiscono a ridisegnare lo spazio cittadino. Salirà sul podio del Giretto d’Italia 2024 l’azienda o il comune che, nell’arco di due ore a scelta tra le 7 e le 10 del 18 settembre, totalizzerà il maggior numero di passaggi a piedi o con l’ausilio di un mezzo sostenibile dal checkpoint di monitoraggio, installato dagli aderenti all’iniziativa per conteggiare gli spostamenti verso il posto di lavoro o la scuola.

A Firenze, venerdì 20 settembre si terrà il Giretto d'Italia "Bike to Work" in collaborazione con Fiab e Comune di Firenze su 4 postazioni, in cui verranno monitorati i passaggi in bici/monopattino lungo le ciclabili, e verrà offerta la colazione a chi si fermerà nell'orario 7.30-9.00. Invece a Prato, il Giretto d'Italia partirà il 18 settembre in piazza del Comune dalle 7.30 alle 9.30 quando le persone dipendenti del Comune saranno invitate a passare a registrarsi prima di recarsi alle proprie sedi di lavoro. Il banchino sarà presidiato dai volontari/e del gruppo Prato Ciclabile di cui fa parte Legambiente Prato. Anche le scuole superiori della provincia di Prato sono state invitate ad aderire alla campagna, con un monitoraggio interno attraverso una scheda fornita dal gruppo Prato Ciclabile, rivolta a studenti/esse e personale. La terza iniziativa toscana del Giretto d'Italia avrà luogo ad Arezzo sempre mercoledì 18 settembre in collaborazione con Fiab dove sarà allestita una postazione di monitoraggio degli spostamenti casa-lavoro dalle 8 alle 10 tra via Trasimeno e viale Mecenate, poi altri punti cittadini saranno organizzati sempre in collaborazione con Fiab.

«Ridistribuire gli spazi urbani per favorire la realizzazione di più piste ciclabili e pedonali, ridurre i limiti di velocità per una maggiore sicurezza stradale che tuteli gli utenti fragili, puntare sull’intermodalità, sul rafforzamento del trasporto pubblico locale e sulla riduzione della domanda di mobilità favorendo lo smart-working, sono le azioni che rilanciamo con la nuova edizione di Giretto d’Italia – conclude Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – L’obiettivo deve essere quello di orientare la mobilità urbana alla sicurezza delle persone e all’ambiente, partendo dalla qualità dell’aria, fondamentale per la salute umana e per porre un freno ai cambiamenti climatici».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.