Dopo la morte di Satnam Singh, Legambiente al fianco della Cgil contro il caporalato
La brutale morte del bracciante indiano Satnam Singh, che a 31 anni ha perso un arto mentre lavorava nei campi di Latina – presumibilmente a nero, certamente con una paga da fame – per poi morire nell’indifferenza dei padroni che l’hanno scaricato come un rifiuto umano senza prestare alcuna assistenza né dare segno di rimorso, non può passare invano come nuova normalità.
Per questo contro ogni forma di caporalato, di sfruttamento, di orrore e malvagità del lavoro nero, Legambiente aderisce alla manifestazione per Satnam Singh indetta dalla Cgil, e lancia un forte appello alla partecipazione.
«A Latina saremo in piazza con le nostre bandiere, al fianco di una cittadinanza sgomenta di fronte agli orrori del caporalato e delle agromafie, che dice basta a ogni forma di sfruttamento dell’uomo sull’uomo – dichiarano Stefano Ciafani e Roberto Sacchi, rispettivamente presidenti di Legambiente nazionale e Lazio – La dignità, la salute, la sicurezza di chi lavora nei campi e di quelle famiglie che vivono in condizioni disumane, non ha alcun prezzo o nazionalità. Ha fatto benissimo il sindacato a convocare questo appuntamento, al quale non possiamo che aderire con forza e commozione, nel ricordo di Satnam Singh, un uomo che perde la sua vita tra i campi, per lavorare con fatica, paghe da fame e senza alcun diritto, e nel ricordo di tutte le vittime del caporalato».
Alla manifestazione, alla quale aderisce Legambiente nazionale, parteciperanno tra gli altri i rappresentanti di Legambiente Lazio e di tutti i circoli di Latina e della provincia pontina: l’appuntamento è proprio a Latina per sabato 22 giugno, alle 17 in piazza della Libertà.
Inoltre, è attiva una raccolta fondi a sostegno della famiglia Singh promossa dalle strutture regionali e territoriale Roma-Lazio e Latina.E' possibile donare attraverso bonifico bancario sul conto BPER intestato alla CGIL di Roma e del Lazio all’iban IT16L0538703207000035325085 con causale “Fondo sostegno famiglia Satnam Singh”.