Nel frattempo aumentano i ritardi sul fronte della decarbonizzazione

Rinnovabili senza impianti, nel 12° bando Fer 1 assegnato solo il 6% degli incentivi disponibili

Gse: assegnati 102,7 MW a impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici. Presto la data di apertura della tredicesima procedura

[2 Ottobre 2023]

Prosegue lo stillicidio degli incentivi per gli impianti dedicati alle energie rinnovabili nel decreto Fer 1, arrivato al 12esimo bando rispetto ai 7 inizialmente previsti quando venne pubblicato in Gazzetta ufficiale nel 2019.

Come informa il Gestore dei servizi energetici (Gse), la 12esima procedura si è conclusa con richieste d’incentivo in posizione utile per 102,7 MW – assegnati a impianti eolici, fotovoltaici e idroelettrici –, a fronte di un contingente incentivabile pari a 1.731,4 MW.

Dunque, poco meno del 6% degli incentivi disponibili è stato assegnato, costringendo dunque il Gse ad approntare un nuovo bando, il 13esimo, la cui data di apertura verrà comunicata dal Gestore prossimamente.

Nel frattempo il ministero dell’Ambiente ha concluso la consultazione pubblica sul prossimo decreto pensato per incentivare le rinnovabili (Fer X), mentre il Fer 2 – destinato alle tecnologie cosiddette “innovative” come geotermia o solare termodinamico – è atteso ormai da oltre 1.500 giorni.

Affinché gli incentivi possano essere concretamente utili, restano però da risolvere a monte i problemi che impediscono la messa a terra dei relativi impianti, a partire dalla farraginosità del percorso autorizzativo per finire con la cattiva informazione ambientale che alimenta sindromi Nimby e Nimto sui territori.

Basti osservare che gli iter autorizzativi dovrebbero concludersi entro 12-24 mesi, secondo la direttiva Red III sulle rinnovabili appena approvata dall’Europarlamento, mentre in Italia servono in media 7 anni.

Senza una svolta su questo fronte continuerà la situazione di stallo che grava sul settore: a fronte di oltre 340 GW di impianti che hanno fatto richiesta di allaccio alla rete a Terna, nei primi otto mesi di quest’anno appena 3,4 GW sono quelli entrati effettivamente in esercizio. Per rispettare i target europei servirebbero invece almeno 12 GW l’anno.

Nel frattempo si accumulano dunque ulteriori ritardi rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Ue (-55% di emissioni al 2030 rispetto al 1990), che prevedono di coprire almeno il 42,5% della domanda totale di energia al 2030 tramite fonti rinnovabili (in Italia siamo 19% circa).