Il 66% degli italiani vuole accelerare la transizione verde, ma chi sostituirà Timmermans?

Il commissario Ue al Green deal si candida alle elezioni nei Paesi Bassi, ma la voglia di sostenibilità resta alta: il 74% degli italiani pensa che il Governo Meloni non stia facendo abbastanza contro la crisi climatica

[20 Luglio 2023]

Il commissario europeo per il Clima e il Green deal, Frans Timmermans, ha annunciato che si presenterà alle elezioni in agenda nei Paesi Bassi il prossimo novembre, puntando alla carica di primo ministro del Paese alla guida di una coalizione formata dal partito laburista PvdA e da quello ecologista dei GroenLinks.

Se riuscisse nell’impresa, Timmermans potrebbe spostare l’assetto politico dei Paesi Bassi verso un maggiore sostegno all’integrazione europea, e garantire un più robusto sostegno alla transizione verde. Al contempo, questa mossa comporta dire addio al più convinto sostenitore del Green deal all’interno della Commissione Ue, a neanche un anno dalle prossime elezioni europee.

Una prospettiva accolta con favore dal Governo Meloni, da sempre su posizioni anti-ecologiste, col ministro Salvini ad affermare: «Non ci mancherà. Quanti danni ha fatto questo signore (Timmermans, ndr), contiamo che gli elettori olandesi lo trattino come merita».

In realtà, l’indagine Eurobarometro pubblicata oggi – a valle di un sondaggio condotto tra maggio e giugno coinvolgendo oltre 26mila cittadini europei – mostra un consenso maggioritario verso le politiche sul Green deal portate avanti in primis da Timmermans, soprattutto tra i cittadini italiani.

Se la grande maggioranza degli europei (93%) ritiene che i cambiamenti climatici rappresentino un grave problema su scala mondiale, più della metà (58%) crede che la transizione verso un’economia verde andrebbe accelerata, una posizione che trova d’accordo due terzi (66%) dei cittadini italiani, soprattutto alla luce delle impennate dei prezzi dell’energia e delle preoccupazioni per gli approvvigionamenti del gas originate dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Dal punto di vista economico, in particolare, il 73% degli europei concorda sul fatto che i costi dei danni causati dai cambiamenti climatici siano molto superiori agli investimenti necessari per la transizione verde: un dato che in Italia sale addirittura all’82%.

Al contempo, l’89% degli italiani ritiene che affrontare la crisi climatica e gli altri temi ambientali rappresenti una priorità per la salute pubblica; l’86% chiede maggiori finanziamenti pubblici alle fonti energetiche rinnovabili, anche se questo dovesse ridurre i sussidi alle fonti fossili; al contempo, l’85% degli italiani ritiene che ridurre l’import di combustibili fossili può aumentare la sicurezza e i benefici economici in Europa.

Tutti temi lontani dall’operato del Governo Meloni: non a caso, il 74% degli italiani pensa che il proprio governo non stia facendo abbastanza per affrontare la crisi climatica, contro un dato medio europeo del 67%. Aprendo dunque praterie per quei partiti che sappiano interpretare il desiderio di transizione verde latente in Italia, accompagnandola alle necessarie misure economiche che possano renderla sostenibile anche dal punto di vista sociale.