Il Wwf contro il Governo Meloni: «Incomprensibili e sconvolgenti» le posizioni sulla natura

«Rischia di far scivolare il nostro Paese fuori dai processi tutela del territorio e di sviluppo economico, ostacolando di fatto con fake news e disinformazione la transizione ecologica»

[14 Luglio 2023]

Il via libera dell’Europarlamento alla legge sul ripristino della natura, contrastata con ferocia dai partiti che sostengono la presidente Giorgia Meloni – Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega – ha portato a reazioni scomposte nel Governo, duramente attaccate dagli ambientalisti.

Il Wwf in particolare afferma che «le dichiarazioni di diversi ministri del Governo italiano sulla legge per il ripristino della natura, approvata mercoledì scorso dal Parlamento Ue, sono incomprensibili e a tratti sconvolgenti».

Matteo Salvini parla infatti di «follia ideologica», Francesco Lollobrigida di «farneticazioni della sinistra», Antonio Tajani di «danni enormi». Tutto per una legge che punta a restaurare gli ecosistemi danneggiati in Europa per almeno il 20% delle aree terrestri e marine degradate entro il 2030.

La stessa Meloni è intervenuta in Spagna – dove il 23 luglio si vota per rinnovare il Parlamento – ad un comizio elettorale del partito di estrema destra Vox, che Fratelli d’Italia sostiene da tempo, sottolineando la necessità di «contrastare questo fanatismo ultraecologista».

Una linea del resto coerente con quella del proprio partito, che interpreta l’ecologismo solo in termini reazionari; già un anno fa Meloni attaccava non a caso la «cieca ideologia green che tutto blocca e tutto impedisce», negando di fatto l’urgenza di contrastare la crisi climatica in corso.

«Quello che viene definito “ideologismo ecologista” non è nulla di diverso – spiegano dal Wwf – da ciò che milioni di cittadini europei, gli scienziati, le Nazioni Unite e persino il World economic forum ci stanno chiedendo di fare da tempo per affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità che stanno mettendo a rischio il nostro futuro e che già oggi comportano decine e decine di migliaia di morti ogni anno, solo in Europa, e ingenti danni economici in primis all’agricoltura».

Qualche esempio? Solo nell’estate 2022 in Italia sono morte 18mila persone a causa delle ondate di calore, l’ultimo anno la crisi climatica è costata 6 miliardi di euro all’agricoltura nazionale, mentre la doppia alluvione che ha colpito a maggio l’Emilia-Romagna ha comportato danni per 9 miliardi di euro.

«Chi si assume la responsabilità delle morti legate al cambiamento climatico, alla perdita di natura e all’inquinamento? Il Wwf Italia – dichiarano dall’associazione ambientalista – invita chi ricopre incarichi di governo a riconsiderare gli impatti di quella che comincia in modo preoccupante a suonare come una rinuncia a importanti prospettive di sviluppo del Paese: in gioco c’è molto di più di qualche decimale nei sondaggi».

Eppure i partiti di governo sembrano pensare solo a quelli. Mentre «la crisi del clima e quella della natura sono ormai nella nostra quotidianità e mettono in pericolo sicurezza, economia e il nostro stile di vita», le posizioni del Governo Meloni rischiano di «far scivolare il nostro Paese fuori dai processi tutela del territorio e di sviluppo economico, ostacolando di fatto con fake news e disinformazione la transizione ecologica che la società civile, la scienza e l’umanità ci chiedono per dare un futuro alle nostre società», concludono gli ambientalisti del Panda.