Cop28, Enel conferma l’obiettivo emissioni nette zero entro il 2040

Armani: «Siamo impegnati a costruire un settore elettrico basato su una generazione interamente sostenibile»

[7 Dicembre 2023]

Nonostante la retorica ambigua sulla crisi climatica portata avanti dalla premier Meloni alla Cop28, dove non è stato fatto cenno alla necessità di tagliare i consumi di petrolio e gas per mantenere in un range di sicurezza il riscaldamento globale in atto, la multinazionale a controllo pubblico Enel ha confermato – nel corso della Conferenza Onu in corso a Dubai – il proprio impegno per la decarbonizzazione.

«Il gruppo Enel è in prima fila per la decarbonizzazione dei sistemi elettrici, come evidenziato dalla sua nuova Strategia, nella quale abbiamo confermato tutti gli obiettivi di decarbonizzazione, in particolare l’uscita dalla generazione a carbone per il 2027 e l’ambizione di raggiungere zero emissioni in tutti gli Scope entro il 2040», spiega Gianni Vittorio Armani, Head of Enel Grids and Innovability di Enel.

Si tratta di un impegno in linea con le raccomandazioni della comunità scientifica internazionale, che indica per i Paesi sviluppati la necessità di raggiungere le emissioni nette zero «il più vicino possibile» al 2040 (per i Paesi in via di sviluppo invece si parla del 2050).

Un impegno di rilievo nel caso di Enel, dato che proviene dal più grande operatore privato al mondo nel settore delle rinnovabili: basti osservare che, nel corso del 2022, la sola Enel ha installato più impianti rinnovabili di quanto non abbia fatto l’Italia intera.

In particolare, Enel ha aderito all’iniziativa Green powered future mission (Gpfm), una cooperazione internazionale pubblico-privata partecipata anche dal Governo italiano attraverso il ministero dell’Ambiente e supportata da Rse (Ricerca sul sistema energetico).

Tale iniziativa ha lo scopo di dimostrare che, con orizzonte 2030, i sistemi elettrici possano efficacemente integrare le energie rinnovabili intermittenti, come eolico e solare, nel mix di generazione, mantenendo l’efficienza economica, la sicurezza e la resilienza del sistema.

«Siamo impegnati – argomenta nel merito Armani – a costruire un settore elettrico basato su una generazione interamente sostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico, dove reti intelligenti e sistemi di stoccaggio aiutano a gestire con qualità e successo l’intermittenza dei flussi provenienti dalle fonti rinnovabili, e dove rafforziamo la centralità dei clienti grazie a servizi di elettrificazione avanzati in aggiunta alla fornitura di energia».

Per gli obiettivi Gpfm il ministero dell’Ambiente ha allocato finanziamenti per circa 180 milioni di euro nel triennio 2024-2026, su un totale di 502 milioni di euro per promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie energetiche innovative a zero emissioni.

Tramite Enel grids, il gruppo Enel partecipa inoltre all’iniziativa 3Den, guidata dall’International energy agency (Iea) e dal ministero dell’Ambiente, al fine di accelerare i progressi nella modernizzazione del sistema energetico con la stesura di linee guida e la realizzazione di progetti pilota.

Infine, sempre nel corso della Cop28 Enel è stata tra le utility del settore elettrico che hanno aderito, tramite la “UAE declaration for action”, alla “Utilities for net zero alliance” (Uneza), l’iniziativa coordinata da Irena (International renewable energy agency) per armonizzare il lavoro dei governi con le azioni volontarie intraprese da città, regioni, aziende e investitori verso la realizzazione degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.