A Scandicci inaugurata la prima ciclofficina sociale: per riparare la bici basta una donazione

La ciclofficina sarà un luogo di incontro e di formazione per i ragazzi minori non accompagnati ospitati dai centri di accoglienza della Diaconia Valdese e non solo, che qui potranno imparare un mestiere

Al Gingerzone di piazza Togliatti a Scandicci – Comune nell’area della Città metropolitana di Firenze – è stata inaugurata la prima ciclofficina sociale della città. Per ora si tratta di un’apertura settimanale, il giovedì, dalle 10 alle 13 ma presto dovrebbe arrivare ad almeno due giorni di apertura.

La ciclofficina sarà principalmente un luogo di incontro e di formazione, o meglio di tirocinio formativo, per i ragazzi minori non accompagnati ospitati dai centri di accoglienza della Diaconia Valdese e non solo, che qui potranno imparare un mestiere o per lo meno apprendere i primi rudimenti di questo lavoro per capire se possa essere o meno una passione da perseguire.

Gestita in collaborazione con la Cooperativa Ulisse, questa attività si inserisce in una serie di progetti che vedono coinvolti tanti soggetti della società civile fiorentina e scandiccese, che convergono e danno vita a un luogo di inclusione e di formazione insieme.

La cittadinanza in futuro potrà portare qui le proprie bici e farle riparare dietro una donazione. Si tratta del primo esperimento di attività di mobilità sociale e green che vorrà caratterizzare questo luogo, fortemente voluto dal Comune di Scandicci in collaborazione a tante realtà del territorio come e con il sostegno di Fondazione Finanza Etica e il Consorzio Pegaso.

Il nuovo Gingerzone, spazio recuperato e rinnovato da COSPE, vuole dunque essere un luogo aperto di alle associazioni e alla cittadinanzasarà destinato all’elaborazione e la realizzazione di iniziative sociali e culturali. Un vero e proprio hub, in cui si svolgeranno attività di formazione e di avviamento al lavoro per giovani di tutte le nazionalità, nelle quali sarà coinvolta quella parte della società civile e produttiva attenta ai temi dell’accoglienza (il mondo del Terzo Settore e dell’economia sociale e solidale).

Nell’ottobre scorso le facciate del Gingerzone sono state dipinte da quattro streetartist di fama internazionale: James boy, Ache77,Exit/Enter e Millo, al secolo Francesco Camillo Giorgino. Oggi queste opere rendono il Gingerzone un luogo bello e riconoscibile in tutta la città.

A cofinanziare la ciclofficina c’è il progetto “Biciliberatutte” promosso dall’associazione Le Curandaie in collaborazione con COSPE, Fiab, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, la Diaconia Valdese e con il sostegno della Fondazione CR di Firenze, che offrirà anche corsi di bici per l’autonomia e la mobilità a donne migranti sia a Scandicci che nel quartiere delle Cure di Firenze.

L’attività di inserimento lavorativo e di formazione promossa da COSPE a Scandicci e in tutta l’area fiorentina è inserita nel progetto Inclusive Zone, con il fondo Neveralone, finanziato dalla Fondazione Cariplo, che già ha “sponsorizzato” il tirocinio di due ragazzi, Jetmir e Mateo, diciottenni albanesi ospiti della Diaconia, alla ciclofficina fiorentina della cooperativa Ulisse. Oltre a loro il progetto ha attivato 10 inserimenti lavorativi (7 conclusi e 3 in corso) che vanno dalla ciclomeccanica alla trasformazione alimentare (pasticceria e macelleria) alle tecniche di pitturazione muraria.

Sono in totale 40 i ragazzi minori non accompagnati, oltre a 3 provenienti dal centro di salute mentale, che il progetto segue.