L’ambasciatore in visita al Polo aretino

San Zeno, l’economia circolare aretina rafforza l’amicizia tra Italia e Bangladesh

«Dobbiamo concentrarci sulla protezione dell’ambiente, un’impiantistica come questa sarebbe utile per tutti i Paesi del mondo»

[19 Febbraio 2024]

Dalla scena politica regionale a quella internazionale, il Polo impiantistico di San Zeno (AR) gestito dalla partecipata pubblica Aisa impianti rappresenta un punto di riferimento sempre più apprezzato per lo sviluppo dell’economia circolare.

Dopo la visita istituzionale da parte di Fratelli d’Italia dei giorni scorsi, il Polo aretino ha infatti accolto l’ambasciatore del Bangladesh in Italia, Mohammed Monirul Islam.

«Ho viaggiato in molti paesi del mondo e sono rimasto molto colpito di vedere questo impianto. È stata una sorpresa molto positiva», ha dichiarato l’ambasciatore.

Nel Polo di San Zeno operano un impianto per la selezione delle frazioni secche della raccolta differenziata (a partire dal multimateriale, come nel caso delle plastiche) da avviare a riciclo, un termovalorizzatore per valorizzare energeticamente le frazioni secche non riciclabili, e un nuovo biodigestore anaerobico per ricavare biometano e compost da 70mila t/a di rifiuti organici, provenienti da raccolta differenziata (Forsu), sfalci e potature.

Nell’area è inoltre in corso l’attuazione di un articolato piano industriale che prevede di realizzare una nuova linea di termovalorizzazione da 75mila t/a; finché non sarà completata, resterà attiva l’attuale linea da 45mila t/a.

«Un’impiantistica come questa non sarebbe utile solo per il Bangladesh ma per tutti i Paesi del mondo, in un momento così complesso sul piano della salute del pianeta e nel quale tutti insieme dobbiamo concentrarci sulla protezione dell’ambiente», ha proseguito l’ambasciatore, aggiungendo che «quella di oggi è anche l’occasione per rafforzare un legale di amicizia ancora più forte tra Bangladesh e Italia».

La visita nasce infatti a valle di quella organizzata nelle scorse settimane da parte di una rappresentanza della comunità bengalese aretina; non a caso l’ambasciatore è stato accompagnato dal presidente dell’associazione “Comunità Brahmanbaria-Bangladesh Odv”, Rasel Ahmed, per conoscere da vicino il funzionamento dell’impianto e rinsaldare i legami tra la numerosa e integrata comunità bengalese e il territorio aretino.

«Tutti noi dobbiamo essere profondamente consapevoli delle difficoltà che dovremo superare nell’ambito del recupero di risorse nell’approvvigionamento energetico – ha concluso nel merito presidente di Aisa impianti, Giacomo Cherici – Quindi la comprensione da parte di tutti delle centrali a recupero totale che utilizzano i rifiuti della città come se fosse una miniera urbana è un qualcosa che va trasmesso, compreso e anche accettato. Specie in questi momenti di transizione che ci impongono un’accelerazione dei lavori e un potenziamento di queste realtà che per troppi anni abbiamo sottovalutato».

L. A.