Entro fine anno attività a regime, a fronte di un investimento da 5 mln di euro

Metalli preziosi dalle schede elettroniche, Iren presenta l’impianto di riciclo Raee del Valdarno

Monni: «Questa tipologia di rifiuto rappresenta una vera e propria miniera urbana di materiali»

[5 Febbraio 2024]

È finalmente pronto a partire l’investimento, già annunciato nel corso del 2022, grazie al quale la multiutility a maggioranza pubblica Iren realizzerà a Terranuova Bracciolini (AR) un impianto per riciclare schede elettroniche.

La presentazione del progetto è avvenuta oggi nella sede della Giunta della Regione Toscana: si tratta del primo caso in Italia per l’estrazione di metalli preziosi da schede elettroniche che utilizza un processo idrometallurgico a ridotto impatto ambientale.

«Sono particolarmente orgogliosa di presentare questo progetto che interpreta a pieno lo spirito con cui abbiamo promosso l’avviso pubblico che sta alla base del nuovo Piano dell’economia circolare – spiega l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni – Si tratta di un impianto tecnologicamente evoluto ed innovativo, collocato in un’area già a vocazione industriale, che estrarrà metalli preziosi da rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Questa tipologia di rifiuto rappresenta una vera e propria miniera urbana di materiali caratterizzati da un alto valore economico e da un elevato rischio di approvvigionamento, peraltro indispensabili ai cicli produttivi di molte industrie, tra le quali quelle legate alle energie rinnovabili».

Dopo aver ricevuto l’autorizzazione della Regione Toscana a fine 2023, in questi giorni Iren ha avviato i lavori di adeguamento del capannone che ospiterà l’impianto, ed entro la fine dell’anno verranno portate a regime le attività, a valle di un investimento da 5 milioni di euro.

A regime l’impianto avrà una capacità di trattamento di oltre 300 tonnellate di schede elettroniche all’anno, dalle quali ricavare oltre 200 kg di oro e altrettanti di argento indirizzati all’industria orafa aretina, oltre a rame e palladio materiali fondamentali per l’industria italiana e spesso di critico approvvigionamento.

«Siamo davvero soddisfatti di veder nascere il primo impianto di recupero Raee del Valdarno», commenta Sergio Chienni, sindaco di Terranuova Bracciolini.

I Raee sono infatti tra le principali “miniere urbane” a disposizione dell’Italia, dalle quali recuperare preziose materie prime senza toglierle all’ambiente naturale; anche se a livello nazionale la raccolta di questa frazione di rifiuti continua a calare, allontanando il Paese dagli obiettivi Ue, la Toscana risulta tra le regioni più virtuose d’Italia e potrà presto contare anche un’impiantistica all’avanguardia per il riciclo.

Il trattamento dei Raee che verrà applicato permetterà infatti di ridurre il consumo energetico, e di produrre una quantità di CO2 venti volte inferiore a quella prodotta nei processi estrattivi tradizionali.

«Un impianto che rappresenta un’eccellenza nazionale, non solo sul piano dell’innovazione tecnologica, ma anche dell’integrazione con il territorio, resa possibile da un dialogo positivo con gli stakeholder – sottolinea l’ad di Iren ambiente, Eugenio Bertolini – Il progetto permette inoltre di sviluppare una filiera strategica, valorizzando un tipo di rifiuto che oggi, per oltre il 90%, viene avviato a recupero all’estero».