Dalla Regione Toscana via libera al biodigestore Sienambiente, arrivano i conferimenti

L’impianto tratterà 41.000 t/a di rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata dell’organico, producendo compost e biometano pari al fabbisogno di 1.800 famiglie

[30 Gennaio 2024]

A quattro anni dalla presentazione del progetto di revamping per l’impianto di riciclo a Pian delle Cortine (Asciano) gestito dalla partecipata pubblica Sienambiente, il nuovo biodigestore è pronto a partire.

L’atteso sopralluogo dei tecnici regionali ha accertato la conformità e la rispondenza al progetto presentato per questa sezione dell’impianto, a partire dall’arrivo dei rifiuti fino alla produzione di biometano e compost. Iniziano quindi da oggi le attività gestionali che nell’arco di due mesi permetteranno di avviare le attività di produzione, concludendo così i lavori di ristrutturazione iniziati nel settembre 2022.

«Il rilascio del nulla osta è uno dei passaggi fondamentali del percorso autorizzativo e una tappa determinante verso la messa a regime dell’impianto – spiega il presidente di Sienambiente, Tiziano Scarpelli – Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto con il quale vediamo il concretizzarsi di un importante progetto di economia circolare a servizio del nostro territorio. Ringrazio i nostri tecnici e tutte le maestranze per la meticolosità del lavoro svolto in questi mesi».

Nel suo complesso il revamping dell’impianto di riciclo a Pian delle Cortine – nato all’interno di un piano industriale da circa 50 mln di euro – è pensato sia per migliorare la selezione e l’avvio a riciclo della frazione multimateriale dei rifiuti urbani (come plastiche, vetro, metalli), sia di recuperare nuova materia (compost) ed energia (biometano) dalla frazione organica.

Il cuore di quest’ultimo aspetto sta appunto nel nuovo biodigestore, che a regime «tratterà 41.000 tonnellate/anno di rifiuti biodegradabili, la cosiddetta forsu (frazione organica dei rifiuti solidi urbani), proveniente dalla raccolta differenziata della provincia di Siena. Questi rifiuti, grazie al processo di biodigestione anaerobica, verranno utilizzati per la produzione di circa 2.500.000 Nm3/anno di biometano, pari al fabbisogno annuo di 1.800 famiglie».

Per quanto riguarda invece il recupero di materia, alla fine del processo di biodigestione anaerobica il digestato in uscita dall’impianto sarà trasformato in compost di qualità.