Oltre 40 stakeholder coinvolti per abbattere 915.150 t di CO2

Clima, Prato firma il “Contratto di città” per arrivare a emissioni nette zero entro il 2030

Biffoni: «Vogliamo accettare la sfida della carbon neutrality, un'eredità che lasciamo a chi verrà dopo di noi»

[6 Marzo 2024]

Il Comune di Prato ha firmato, insieme a oltre 40 stakeholder, il “Contratto di città sul clima” che presenterà alla Commissione europea insieme al “Piano di azione per la neutralità climatica al 2030”.

Selezionata tra  le 100 città dell’Ue che parteciperanno alla missione “100 climate-neutral and smart cities by 2030″, Prato si è prefissata l’obiettivo di abbattere 915.150 tonnellate di anidride carbonica entro il 2030.

«Vogliamo accettare la sfida della carbon neutrality, un’eredità che lasciamo a chi verrà dopo di noi ma portando in dote un lavoro straordinario svolto insieme ad imprese, sindacati e categorie economiche», spiega il sindaco Matteo Biffoni.

Sono numerose le strategie in programma per il raggiungimento dello scopo: decarbonizzare i consumi termici ed elettrici attraverso la riduzione della domanda e l’aumento dell’efficienza dei sistemi impiantistici nel settore civile e industriale, elettrificare i consumi in ambito civile e nella mobilità, aumentare la produzione energia da fonti rinnovabili (principalmente fotovoltaico), diffondere modelli di consumo consapevole per ridurre l’uso di materie prime e favorirne il riciclo, promuovere mobilità a basso impatto, aumentare lo stoccaggio/assorbimento di carbonio.

Il piano vede quindi coinvolti molti settori, dall’energia, all’edilizia, alla gestione dei rifiuti e i trasporti. Tra gli enti firmatari troviamo utility locali come Alia, Estra e Gida, associazioni di rappresentanza imprenditoriale quali Confindustria Toscana nord,  Cna Toscana centro, Confartigianato imprese Prato, e associazioni ambientaliste come Legambiente Prato e Fiab.

«Al netto dei benefici ambientali e climatici che la città avrà, le politiche per la carbon neutrality e la forestazione rappresentano anche una strategia industriale – commenta l’assessore all’Ambiente Valerio Barberis – è quindi un elemento che contribuisce alla competitività del distretto».
Il piano stima una riduzione dell’83% delle emissioni entro il 2030, per un totale di 759.000 tonnellate di anidride carbonica, mentre il restante 17% verrà ridotto con azioni di compensazione.