Il calore residuo della cartiera porterà risparmi del 40% e -66 ton di CO2 l’anno

Castelnuovo di Garfagnana, il calore Lucart ora teleriscalda anche la cittadella dello sport

Tagliasacchi: «È il primo di questo genere in lucchesia e forse anche in Toscana, potrebbe fare presto da apripista per iniziative simili»

[13 Dicembre 2023]

Nel settembre 2022 è stato presentato il progetto, e a distanza di poco più di un anno è arrivato oggi il taglio del nastro: il teleriscaldamento che climatizza la cittadella dello sport di Castelnuovo di Garfagnana è diventato realtà a tempo record, grazie alla fattiva collaborazione tra le istituzioni locali e l’impianto Lucart che fornirà il calore necessario.

Il taglio del nastro si è celebrato stamani al palazzetto dello sport, uno degli impianti serviti dalla nuova infrastruttura insieme alla piscina comunale all’aperto – che grazie a quest’iniziativa potrà allungare la stagione degli accessi per la cittadinanza –, lo stadio comunale “Nardini”, i campi da tennis e lo stadio comunale vecchio.

«Si tratta di un innovativo progetto di efficientamento energetico, che coinvolge un’industria cartaria tra le più importanti del nostro Paese, che ha deciso di investire qui a Castelnuovo – spiega il primo regista dell’iniziativa, il sindaco Andrea Tagliasacchi – È il primo di questo genere in lucchesia e forse anche in Toscana. Vista l’importante presenza delle cartiere nella piana lucchese, questo progetto potrebbe fare presto da apripista per iniziative simili».

Nel frattempo però Castelnuovo si gode il triplo passo avanti, sul fronte della fruibilità degli impianti sportivi come sui quello del risparmio economico e della sostenibilità ambientale.

Si stima infatti che il teleriscaldamento porterà a un risparmio di circa il 40% dei consumi di gas metano da parte dell’Amministrazione comunale, con una contestuale riduzione delle emissioni pari a 66 ton annue di CO2.

Al contempo, adesso non sarà sprecata neanche una briciola dell’energia prodotta in cogenerazione dalla turbina a gas installata nell’impianto Lucart di Castelnuovo: un impianto che garantisce l’elettricità, il vapore e il calore necessari al ciclo produttivo, indirizzando poi l’energia residua alla cittadella dello sport.

L’idea alla base del progetto è semplice: un anello di circa 1.500 mt collega l’impianto Lucart agli adiacenti impianti sportivi, portando l’acqua calda proveniente dallo scambiatore di calore installato in prossimità della turbina. Non era facile però portare a casa in tempi così brevi un’iniziativa nata in un ambito di collaborazione tra pubblico e privato.

«Lavorando in collaborazione con il Comune abbiamo trovato una soluzione per utilizzare in maniera intelligente l’esubero di energia prodotta dal nostro stabilimento e consentire ai cittadini di continuare a fruire di questi luoghi – argomenta Massimo Pasquini, ad Lucart – È la dimostrazione che quando impresa e istituzioni dialogano in maniera aperta e costruttiva si possono realizzare soluzioni a vantaggio di tutti».

L’intero progetto vale 1,3 milioni di euro, che sono stati finanziati per larga parte (943mila euro) dalla Regione Toscana, insieme alla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca (300mila euro) e al Comune (56mila euro), che si è rivolto a Lucart per avere la disponibilità di energia necessaria a partecipare al bando regionale tarato sull’efficientamento.

Una collaborazione ormai consolidata e ad ampio spettro, dove pubblico e privato concorrono allo sviluppo sostenibile del territorio.

«In questo momento – sottolinea nel merito Tagliasacchi – stiamo investendo circa 15 mln di euro per la ripartenza dello scalo merci di Castelnuovo». Un’iniziativa a sostegno della mobilità su ferro, che collegherà i binari alla Lucart come anche alla società lapidea Migra, con la potenzialità di togliere dalle strade circa 2mila tir l’anno, con tutto ciò che ne consegue in termini di miglioramento ambientale.