Al via un impianto di teleriscaldamento da 1,3 milioni di euro

Garfagnana, il calore residuo di Lucart riscalderà la cittadella dello sport a Castelnuovo

Strina: «In un momento storico in cui gli enti sono costretti a chiudere piscine e altri spazi di socialità a causa del caro-bollette, abbiamo trovato il modo di collaborare con il Comune di Castelnuovo per permettere ai cittadini di continuare a fruire di questi spazi»

[20 Settembre 2022]

La multinazionale toscana Lucart e il Comune di Castelnuovo di Garfagnana – dove è attiva la cartiera Lucart che oggi produce le linee del marchio Tenderly – hanno presentato ieri un progetto di teleriscaldamento da 1,3 mln di euro, pensato per mettere a frutto il calore residuo proveniente dallo stabilimento, in modo che possa riscaldare la locale cittadella dello sport.

«Si tratta di un progetto fortemente innovativo e di grande attualità che garantirà un forte risparmio energetico ed economico al Comune – spiega il sindaco, Andrea Tagliasacchi – Siamo orgogliosi di aver dato vita a questa sinergia con una importante azienda del territorio, la cartiera Lucart della famiglia Pasquini, da sempre impegnata in politiche di sostenibilità ambientale, che permetterà di utilizzare il surplus di energia termica ottimizzandola e mettendola a disposizione della comunità, in questo caso per il riscaldamento degli impianti sportivi».

Si tratta di una soluzione che permetterà di utilizzare il calore in eccesso prodotto nello stabilimento locale di Lucart – derivante dal processo di cogenerazione, ma non utilizzato dal processo industriale – per riscaldare le piscine comunali, lo stadio comunale “Nardini”, il palazzetto dello sport, i campi da tennis e lo stadio comunale vecchio.

Tecnicamente sarà realizzato un anello di circa 2.800 mt che collegherà l’industria cartaria agli impianti serviti, portando l’acqua calda proveniente dallo scambiatore di calore che sarà installato in prossimità della turbina in cogenerazione di Lucart.

L’intero progetto prevede una spesa di 1,3 mln di euro: 943mila euro arrivano da un co-finanziamento della Regione Toscana, 300mila dalla Fondazione Cassa di risparmio di Lucca, e altri 56mila euro dal Comune.

«La Regione già da tempi non sospetti è convinta dell’importanza dell’impegno sul tema della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. Ci tengo a sottolineare la grande sensibilità dell’azienda Lucart verso il territorio decidendo di donare parte del suo surplus energetico», commenta il consigliere regionale Mario Puppa.

Le ditte interessate all’esecuzione dei lavori avranno tempo fino al 23 settembre per presentare le offerte, mentre i lavori saranno aggiudicati non oltre il 30 settembre per poi concludersi entro fine luglio 2023.

Secondo i calcoli del Comune, il teleriscaldamento dovrebbe portare ad un risparmio di circa il 40% dei consumi di gas metano da parte dell’Amministrazione comunale, con una contestuale riduzione delle emissioni di 66 tonnellate/anno di CO2.

«In un momento storico in cui gli enti sono costretti a chiudere piscine e altri spazi di socialità a causa del caro-bollette, abbiamo trovato il modo di collaborare con il Comune di Castelnuovo per permettere ai cittadini di continuare a fruire di questi spazi. La trasparenza e il dialogo con il territorio premiano sempre», conclude Diego Strina, direttore dello stabilimento Lucart.

Un’operazione che offre il buon esempio anche per il resto d’Italia: nel nostro Paese infatti i fabbisogni di riscaldamento e condizionamento degli edifici rappresentano circa il 50% dei consumi finali di energia in Italia, ma il 70% di quest’energia viene prodotta da fonti fossili, gas in particolare: il teleriscaldamento può rivestire un ruolo di primo piano nella transizione ecologica.

Un recente studio realizzato da Elemens per Airu (l’Associazione italiana riscaldamento urbano) documenta infatti che  lo sviluppo dell’intero potenziale del teleriscaldamento migliorerebbe l’indipendenza energetica italiana grazie ad una riduzione di 2,12 miliardi di Sm3 di gas naturale importato, ottenere al contempo una riduzione annua delle emissioni di CO2 pari a 5,7 milioni di tonnellate, oltre a un taglio riduzione notevole dell’inquinamento da particolato atmosferico.