Crolli dal -10% per il grano a -70% per il miele

Le ondate di calore stanno tagliando la produzione agroalimentare nazionale

Coldiretti: «I danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi di euro dello scorso anno»

[25 Agosto 2023]

Si avvia a conclusione l’ennesima ondata di calore che da giorni attraversa l’Italia, ma nelle campagne continua la conta dei danni da crisi climatica.

Secondo l’analisi della Coldiretti, ovvero la più grande associazione di rappresentanza agricola italiana, i «cambiamenti climatici sconvolgono le campagne dove si registra quest’anno un taglio del 10% del raccolto di grano, del 14% di quella di uva da vino fino al 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno mentre il grande caldo sta riducendo fino al 20% la produzione di latte nelle stalle assolate».

L’ondata di calore rappresenta peraltro solo la punta dell’iceberg della crisi climatica in corso, con un 2023 stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido di luglio e agosto con «danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi di euro dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna».

«I cambiamenti climatici – commenta il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini – impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione europea, anche grazie al nostro pressing, sta finalmente aprendo le porte. Stiamo già lavorando per migliorare la sostenibilità attraverso le tecnologie, che ad esempio consentono un risparmio di acqua anche del 30% rispetto al passato ma per l’adattamento climatico è fondamentale aumentare gli investimenti nell’innovazione e nell’agricoltura di precisione, anche attraverso risorse Pnrr»..