L’Italia è stata l’hotspot europeo dell’ondata di caldo globale

Luglio ha portato le tre settimane più calde osservate finora nell'emisfero settentrionale

[25 Agosto 2023]

Nell’estate del 2023 si sono verificati in diverse regioni dell’emisfero settentrionale, in parte contemporaneamente, diversi periodi caldi di durata e intensità variabili. Secondo lo studio “CEDIM Forensic Disaster Analysis (FDA) Group: Untersuchung der globalen Hitzewelle im Jahr 2023”, pubblicato da un team di ricercatori del Center for Disaster Management and Risk Reduction Technology (CEDIM) del Karlsruher Institut für Technologie (KIT), «Le prime tre settimane di luglio 2023 sono state finora il periodo di tre settimane più caldo a livello globale. Nei mesi estivi del 2023, in Germania il doppio delle persone sono state esposte a temperature giornaliere di 35 gradi e superiori alla media dal 1980 al 1999».  Ma i ricercatori tedeschi evidenziano che «L’esposizione della popolazione europea al caldo è stata più alta in Italia».

Nella loro studio i ricercatori della Forschende der Forensic Disaster Analysis (FDA) Task Force Group del CEDIM del KIT, hanno analizzato le temperature record raggiunte e l’esposizione della popolazione al caldo, confermando che «In alcune regioni le temperature record precedenti sono state ampiamente superate, in altre sono stati registrati nuovi record giornalieri o mensili. Nel giugno 2023, le temperature medie globali della superficie oceanica sono state più alte che mai. Per quanto riguarda la superficie terrestre, compresa la massa continentale, giugno 2023 è stato il giugno più caldo dal 1850. Su scala globale, le prime tre settimane di luglio 2023 sono state il periodo di tre settimane più caldo di sempre. Il record giornaliero, una temperatura superficiale globale di 17,08 gradi Celsius, è stato raggiunto il 6 luglio, seguito da vicino dal 5 e dal 7 luglio con 17,07 gradi Celsius ciascuno. Nel luglio 2023, temperature estreme e nuovi record nazionali – la conferma ufficiale da parte della Worl meteorological organization (WMO) è ancora attesa – sono stati raggiunti nei paesi del Mediterraneo, tra cui il Nord Africa e il Medio Oriente».

Il principale autore dello studio, Andreas Schäfer, del FDA Task Force Group del CEDIM del  KIT, ricorda che «Affinché una grande anomalia della temperatura si sviluppi a lungo termine, è necessario un modello di flusso duraturo e insolitamente su larga scala. La distribuzione della pressione nella media troposfera a circa 5,5 chilometri di altitudine gioca un ruolo importante, poiché influenza il flusso d’aria superiore e il relativo trasporto di massa d’aria. Nel luglio 2023 nelle regioni colpite dalle alte temperature hanno prevalso aree di alta pressione straordinariamente persistenti. Qui le masse d’aria discendenti hanno contribuito in modo significativo al riscaldamento e allo sviluppo locale dell’ondata di caldo».

I ricercatori hanno anche studiato l’esposizione della popolazione al calore, scoprendo che «In Germania, circa 7 milioni di persone sono state esposte a temperature massime giornaliere superiori a 25 gradi Celsius. Si tratta di circa il 40% in più rispetto alla media degli anni dal 1980 al 1999. Il numero delle persone esposte quotidianamente a temperature pari o superiori a 35 gradi Celsius è addirittura raddoppiato arrivando a circa 206.000».

Rispetto ai decenni precedenti, l’esposizione al caldo durante i mesi estivi è stata molto più elevata anche in Italia, Grecia, Spagna, Stati Uniti, Cina e India. E al KIT sottolineano che «In Europa, l’Italia ha sofferto di gran lunga il caldo più intenso. Qui sono stati misurati nuovi record di temperature di oltre 40 gradi Celsius. Mentre dal 1980 al 1999 solo 4.000 persone al giorno sono state esposte a temperature così elevate, questo numero è aumentato a oltre 127.000 nel 2023».