La nuova guerra del clima. La battaglia per riprenderci il pianeta

Non si combatte armati di spazzolini in bambù, monopattini elettrici o imballaggi plastic-free, ma contro le aziende dell’Oil&Gas

La nuova guerra del clima in cui siamo immersi, magistralmente descritta dal climatologo Michael Mann nell’omonimo libro pubblicato da Edizioni Ambiente, non si combatte armati di spazzolini in bambù, monopattini elettrici o imballaggi plastic-free.

Si tratta di una sfida collettiva e dunque politica: cambiare consumi e abitudini è importante, ma il confine che separa l’impegno personale dalla presa in giro è molto sottile.

Il problema è che la maggioranza della popolazione mondiale, italiana compresa, ancora non lo sa. A testimoniarlo è arrivato un recente sondaggio Ipsos, che mostra come il 69% degli italiani pensa di sapere cosa fare contro la crisi climatica. Sbagliando però bersagli.

Il libro di Mann aiuta a tornare al cuore del problema. Professore di Scienze dell’atmosfera presso l’Università della Pennsylvania, autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche sottoposte a peer-review, Mann ha contribuito al lavoro dell’Ipcc e conosce l’urgenza di ri-centrare l’attenzione dei cittadini.

Documenta come l’enfasi sulla responsabilità individuale è in larga misura il risultato di un’efficace campagna di disinformazione portata avanti dalle grandi compagnie dei combustibili fossili: meno di 100 aziende dell’Oil&Gas generano più del 70% delle emissioni complessive di CO2. E queste aziende, adesso che l’era del negazionismo climatico è ormai agli sgoccioli, stanno adesso contribuendo a distogliere l’attenzione dal loro ruolo, sostenendo campagne di disinformazione incentrate sulla responsabilità personale della crisi climatica.

«Da molto prima che io nascessi – commenta nel merito l’attivista Greta Thunberg – le società che operano nel campo dei combustibili fossili sono le principali responsabili della crisi climatica che oggi colpisce la mia generazione. La nuova guerra del clima di Michael Mann le inchioda alle loro responsabilità e ci mostra quali sono i passi che dobbiamo compiere per salvare in nostro pianeta».

Per contrastare i potenti interessi che sostengono lo status quo dei combustibili fossili, servirà in ogni caso la partecipazione attiva dei cittadini, ma come? L’imperativo resta il suggerimento offerto anche dall’eclettico premio Pulitzer Jared Diamond: «È semplice, sostenere e votare per i politici che vogliono mettere mano alla situazione».