Materie prime critiche: partenariato Ue – Usa con Kazakhstan, Namibia, Ucraina e Uzbekistan

Il Minerals Security Partnership Forum prende il via con Paesi “problematici”

[8 Aprile 2024]

Il 5 aprile l’Unione europea, gli Stati Uniti e i Paesi della Minerals Security Partnership (MSP – Kazakhstan, Namibia, Ucraina e Uzbekistan) hanno annunciato l’avvio del Minerals Security Partnership Forum (MSP Forum – Forum sul partenariato per la sicurezza dei minerali), una nuova piattaforma di cooperazione nel settore delle materie prime critiche essenziali per la duplice transizione economica verde e digitale a livello globale.

I CRM sono indispensabili per un’ampia gamma di tecnologie necessarie per i settori strategici dell’Ue come l’industria a zero emissioni nette, il digitale, lo spazio e la difesa. Anche se la domanda di materie prime critiche non è mai stata così alta, si prevede che continuerà a crescere spinta dalle transizioni verde e digitale. Ad esempio, la domanda Ue di litio utilizzato nelle batterie dei veicoli elettrici e nello stoccaggio dell’energia aumenterà di 12 volte entro il 2030. Nel frattempo, l’offerta di CRM si confronta con crescenti rischi e sfide geopolitiche, ambientali e sociali.

L’MSP Forum si basa sul pacchetto sulle materie prime critiche dell’Ue adottato nel marzo 2023, che ha sottolineato la necessità di catene di approvvigionamento CRM più diversificate e più sostenibili attraverso nuovi partenariati internazionali di reciproco sostegno, come il CRM Club. L’MSP Forum conta attualmente 15 partner: Australia, Canada, Corea del sud, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Norvegia, Svezia, Regno Unito, Stati Uniti e Ue.

Una nota della Commissione europea sottolinea che «Il Critical Raw Materials Club le materie prime critiche – preannunciato dalla Commissione europea – diventa ora parte integrante del Forum sul partenariato per la sicurezza dei minerali, dando vita a un’iniziativa congiunta più ampia e ambiziosa in congiunzione con il partenariato per la sicurezza dei minerali, in seno al quale la Commissione europea rappresenta l’Ue. Il forum riunirà Paesi ricchi di risorse e paesi con un’elevata domanda di tali risorse».

I lavori del Forum MSP si svilupperanno attorno a due filoni: un gruppo di progetto focalizzato sul sostegno e sull’accelerazione dell’implementazione di progetti sostenibili relativi ai minerali critici; un dialogo politico che identificherà le politiche per incentivare la produzione sostenibile e le capacità locali, faciliterà la cooperazione normativa per favorire la concorrenza leale , la trasparenza e la prevedibilità e promuoverà elevati standard ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle catene di fornitura CRM .

L’adesione al MSP Forum sarà aperta ai partner che abbiano preso l’impegno di rispettare i suoi principi fondamentali:  dalla diversificazione delle catene di approvvigionamento globali all’elevato livello degli standard ambientali elevati, dalla buona governance all’equità delle condizioni di lavoro. A conferma della solidità della cooperazione transatlantica, Ue ed Usa guideranno congiuntamente il nuovo forum.

Va però fatto notare che quasi i membri MPS del nuovo club, non sono certamente esempi di democrazia e nemmeno di tutela dei lavoratori e di standard ambientali elevati. Due Paesi – Kazakhstan e Uzbekistan – sono regimi autoritari alleati della Russia di Vladimir Putin e l’Ucraina è in guerra con la Russia anche per il possesso dei minerali strategici.

Ue, Usa e gli attuali partner MSP stanno contattando potenziali membri in Nord e Sud America, Africa, Asia ed Europa, per espandere la partecipazione al Forum e iniziare a lavorare all’interno dei gruppi di dialogo sui progetti e sulle politiche.

Il vicepresidente esecutivo e Commissario Ue per il commercio, Valdis Dombrovskis, ha concluso:  «Il Forum sul partenariato per la sicurezza dei minerali è una pietra angolare della strategia dell’Ue volta a garantire un approvvigionamento più sostenibile di materie prime critiche. Sarà fondamentale per ridurre le nostre vulnerabilità e realizzare la duplice transizione verde e digitale, sia in Europa che altrove. Con questa iniziativa globale vogliamo garantire che la cooperazione internazionale sia all’altezza del compito di aumentare gli investimenti, diversificare le catene di approvvigionamento e apportare benefici sostenibili a tutte le parti. Insieme possiamo realizzare la transizione verso un futuro più sostenibile».