Mangimi sostenibili e innovativi con le larve di mosca per allevare i polli biologici

Il progetto POULTRYNSECT coordinato dal Cnr e dall’università di Torino

[4 Febbraio 2021]

Il progetto triennale POULTRYNSECT, Il progetto prevede l’utilizzo di larve vive di mosca soldato nera (Hermetia illucens) nell’alimentazione di polli da carne in allevamento biologico, a parziale sostituzione della proteina apportata da fonti proteiche convenzionali come la farina di soia, legume per lo più importato dal continente americano, ha vinto il bando internazionale congiunto ERA-NET SUSFOOD2 e CORE Organic, destinato a programmi di ricerca sui principali i sistemi alimentari eco- sostenibili..

POULTRYNSECT, coordinato dall’Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Consiglio nazionale delle ricerche, in partnership con ricercatori e docenti dei dipartimenti di scienze veterinarie e di scienze agrarie, forestali e alimentari dell’università di Torino, è stato sviluppato in collaborazione con scienziati che si occupano di agronomia, nutrizione avicola, entomologia, scienze alimentarie veterinarie di enti di ricerca ed università di Belgio, Germania, Italia e Norvegia, e ha lo scopo di «Valutare l’effetto di ingredienti mangimistici innovativi (larve d’insetto vive) per polli biologici a lento accrescimento al fine di consentire una produzione di carne sostenibile, migliorare il benessere animale ed incontrare la potenziale richiesta dei consumatori di prodotti carnei più salutari, gustosi e naturali».

All’università di Torino spiegano che «Le larve degli insetti saranno allevate su substrati biologici di scarto, consentendo la valorizzazione dei materiali di scarto prodotti in eccesso da industrie alimentari. Durante lo svolgimento del progetto saranno condotte sia analisi di Life Cycle Assessment e di Life Cycle Cost per definire gli effetti economici di queste produzioni innovative, sia ricerche strategiche focalizzate sulle scienze sensoriali volte a definire le abitudini alimentari, le aspettative e le preferenze dei consumatori. L’efficacia delle larve d’insetto vive saranno infine valutate per il loro potenziale nel migliorare le performance di crescita, il benessere animale, il microbiota intestinale ed il sistema immunitario di polli biologici a lento accrescimento».

Il team dell’università di Torino, coordinato da Achille Schiavone  e che vede la partecipazione di Laura Gasco, Ilaria Biasato e Manuela Renna, si occupa da anni dell’allevamento degli insetti e dell’utilizzo delle farine di insetti per l’alimentazione di diverse specie di interesse zootecnico e avrà il compito di svolgere, al Centro Sperimentale Tetto Frati di Carmagnola, »prove di alimentazione in vivo utilizzando polli ad accrescimento intermedio e lento, al fine di determinare il livello ottimale di inclusione di larve vive per la produzione di pollo biologico. Il team intende valutare gli effetti delle larve sulle performance di crescita degli animali, il loro benessere e il loro stato di salute».

Le larve vive utilizzate nelle prove di alimentazione saranno fornite dal partner belga INAGRO VZW avente competenze entomologiche riconosciute a livello europeo nell’allevamento degli insetti. Il team tedesco del German Institute of Food Technologies (DIL) avrà il compito di valutare la sostenibilità ambientale, economica e sociale della sostituzione della soia con le larve d’insetto, mentre il team norvegese di NOFIMA AS effettuerà le analisi chimico-fisiche sulle carni avicole al fine di determinarne la qualità. Francesco Gai, dell’Istituto di scienze delle produzioni alimentar del Cnr, coordinerà il progetto ed evidenzia che «Grazie ad un approccio di tipo multidisciplinare, i risultati del progetto POULTRYNSECT, forniranno nuove conoscenze sull’impiego delle larve vive nell’alimentazione dei polli da carne in allevamento biologico contribuendo cosi allo sviluppo di diete per avicoli con una migliorata sostenibilità ambientale».

Schiavone conclude: «Il progetto consente di promuovere l’utilizzo degli insetti nell’alimentazione del pollame al fine di migliorare il benessere animale (attraverso l’espletarsi del comportamento naturale dei polli di nutrirsi di insetti), la salute animale (poiché gli insetti posseggono interessanti proprietà nutraceutiche capaci di migliorare la salute intestinale) e la sostenibilità ambientale dei mangimi».