Yemen, annuncio Onu: cessate il fuoco e ripresa dei negoziati ad aprile

L’Arabia Saudita non è riuscita a sconfiggere gli huthi sciiti. Riprendono gli aiuti umanitari

[24 Marzo 2016]

L’inviato speciale del segretario generale dell’Onu per lo Yemen, Ismail Ould Cheikh Ahmed, ha annunciato la conclusione di un accordo sulla cessazione delle ostilità che dovrebbe entrare in vigore ad aprile, insieme all’avvio di un nuovo ciclo di negoziati.

Ould Cheikh Ahmed ha detto: «Dopo intense consultazioni con il presidente Hadi e dei responsabili yemeniti a Riyadh, così come con le delegazioni di Ansar Allah [gli huthi sciiti che controllano lo Yemen nord- occidentale e il governo di Sana’a] e il Congresso generale del popolo [il Partito di Hadi] a Sanaa, sono felice di annunciare che le parti in conflitto hanno concordato una cessazione delle ostilità a livello nazionale a partire dalla mezzanotte del 10 aprile, in previsione del prossimo ciclo di colloqui di pace che avrà luogo il 18 aprile in Kuwait».

I nuovi negoziati fra le fazioni yemenite – dai quali sembrerebbero esclusi Al Qaeda nello Yemen e gli indipendentisti sud-yemeniti – puntano a mettere fine alla guerra civile che ha fatto seguito al colpo di stato degli Huthi, alle dimissioni e alla fuga di Abd Rabbih Manṣūr Hadi e alla guerra innescata dall’intervento militare dell’Arabia saudita e della coalizione araba sunnita che ha tentato, senza riuscirci, di cacciare le milizie sciite dal Paese e dalla capitale Sana’a e soprattutto di riprendersi rotte petrolifere, oleodotti e giacimenti di idrocarburi.

L’inviato speciale di Ban Ki-moon .per lo Yemen ha sottolineato che I nuovi negoziati verteranno su 5 temi:  ritiro delle milizie e dei gruppi armati; trasferimento delle armi pesanti allo Stato (quale? ndr); accordi provvisori sulla sicurezza; ricostituzione delle istituzioni dello Stato e del dialogo politico inclusivo; creazione di un comitato speciale per i prigionieri e i detenuti.

Ould Cheikh Ahmed ha aggiunto che «Per aiutare lo Yemen a preservare la sua stabilità economica durante questa crisi, ho anche negoziato degli accordi miranti a preservare il funzionamento delle istituzioni statali chiave, come la Banca centrale, dalle quali dipende il popolo yemenita. La cessazione delle ostilità comprenderà un accesso sicuro, rapido e senza ostacoli ai soccorsi umanitari in tutti i governatorati colpiti, così come l’aumento delle forniture commerciali nelle prossime settimane», poi ha invitato tutte le parti in conflitto ad astenersi da ogni azione in grado di aggravare le tensioni.

Il rappresentante dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) nello Yemen, Johannes van der Klaauw, ha infatti detto che «Solo  la cessazione delle ostilità potrebbe mettere fine alle sofferenze del popolo yemenita e garantire l’accesso all’aiuto umanitario in tutto il Paese».

L’Unhcr dovrebbe inviare al più presto diversi camion con aiuti di emergenza nel governatorato sud-occidentale di  Taez e alla città assediata di Sabir Al Mawadim.

Secondo l’Unhcr nel governatorato di Taez ci sarebbero 555.048 sfollati, la più grande concentrazione di profughi interni dello Yemen, quasi un quarto dei 2,4 milioni di persone costretti ad abbandonare le loro case dopo la guerra scatenata dall’Arabia Saudita.