In Toscana 43 incendi forestali negli ultimi venti giorni, circa 70 gli ettari bruciati

È essenziale che tutti i cittadini rispettino le norme di prevenzione per gli abbruciamenti

[20 Aprile 2020]

Nel mese di aprile, nonostante fino al 15/4  fosse in vigore il totale divieto di abbruciamenti, sono stati già registrati 43 incendi forestali in Toscana, che hanno mandato in fiamme una settantina di ettari di bosco e prato-pascolo. Si tratta di un dato particolarmente critico perché molto del personale che solitamente opera nell’antincendio boschivo attualmente è impegnato nell’emergenza Covid-19, e questo rende ancora più difficili le operazioni di spegnimento e di bonifica.

Il momento per poter abbassare la guardia è ancora molto lontano, come dimostrano purtroppo gli incendi divampati ieri in Provincia di Lucca, nei Comuni di Pescaglia e di Villa Collemandina, con il primo che da solo ha percorso circa 50 ettari di vegetazione. Adesso entrambi gli incendi sono stati domati, ma la sala operativa antincendi boschivi regionale ricorda che è essenziale, per prevenire altri roghi, rispettare delle semplici e precise regole di comportamento.

È fondamentale ricordare che con il vento sono assolutamente vietati gli abbruciamenti di residui vegetali e l’accensione di fuochi (pena pesanti sanzioni), e ricordare poche ma importanti norme di prevenzione:
– abbruciamenti di residui vegetali e fuochi possono essere accesi solo in totale assenza di vento (quando la colonna di fumo sale verticalmente);
– il materiale da bruciare deve essere diviso in piccoli cumuli e distribuito in spazi ripuliti ed isolati da vegetazione ed altri residui infiammabili;
– l’operazione deve essere eseguita in presenza di un adeguato numero di persone e mai da soli;
– la zona deve essere sorvegliata fino al completo spegnimento dell’abbruciamento.