Cambiamenti climatici e costo della vita spingono a ripensare le città del futuro

Il 40% degli italiani pensa di trasferirsi fuori dalle città, spinti da preoccupazioni economiche e ambientali

[7 Marzo 2024]

La ricerca “Architects of Change. A picture of cities today – to visualize cities of tomorrow”,  pubblicata da Chaos, leader nella tecnologia di visualizzazione 3D, è stata condotta tra 4.000 cittadini di Stati Uniti ed Europa, compresa l’Italia, evidenzia le principali criticità delle aree urbane e delinea le caratteristiche imprescindibili per città del futuro più vivibili e sostenibili ed evidenzia che «Le città di oggi devono cambiare per poter affrontare una serie di problematiche che hanno un impatto negativo sul benessere fisico e mentale dei loro cittadini».

Secondo Architects of Change, «Se da un lato le città offrono numerose opportunità, dall’altro presentano molte sfide con conseguenti effetti negativi sulla vita e sul benessere dei residenti. Secondo i risultati dell’indagine condotta da Chaos, in Italia oltre il 47% degli intervistati concorda sul fatto che traffico e inquinamento siano le principali criticità nelle aree urbane, seguite dalla mancanza di parcheggi (35%) e dall’eccessiva rumorosità (31%)».

E io mtraffico risulta il principale Problema per quasi la metà degli intervistati italiani, con percentuali che raggiungono il 60% in  Lazio, il 56% in Toscana e il 55% in Liguria. Mentre il traffico non è assolutamente una preoccupazione per i molisani e lo è solo per il 13% di chi vive in Friuli-Venezia Giulia  e il 22% dei marchigiani. L’inquinamento e la qualità dell’aria sono la preoccupazione principale per piemontesi (62%), veneti (59%) e lombardi (58%).

Il rapporto ricorda che «La qualità dell’aria indoor all’interno di abitazioni, uffici e spazi commerciali ha assunto sempre maggior importanza dopo la pandemia Covid-19 e secondo il 31% degli italiani dotarsi di sistemi di filtrazione dell’aria può contribuire a migliorare la qualità di vita negli spazi chiusi.

I cambiamenti climatici influiscono sul benessere di chi vive in città. Chaos cita l’ultimo rapporto dell’Osservatorio città clima di Legambiente dal quale emerge che in Italia nel 2023 gli eventi climatici estremi registrati sono stati 378, in crescita del 22% rispetto al 2022. Le regioni settentrionali sono state particolarmente colpite con il doppio o il triplo di eventi rispetto al Centro e al Sud. Circa il 25% degli intervistati concorda sul fatto che in futuro la progettazione degli edifici dovrebbe tenere in considerazione questi cambiamenti climatici estremi, percentuale che in Liguria arriva al 43% e in Trentino e Umbria al 50%.

Di fronte all’aumento globale delle temperature e alle ondate di caldo estive, il 26% del campione sondato ritiene fondamentale disporre di soluzioni di climatizzazione e ventilazione all’interno delle abitazioni.

Inoltre, la ricerca Chaos ha evidenziato una maggiore sensibilità verso soluzioni più sostenibili: «Gli edifici del futuro dovranno essere dotati di soluzioni di riscaldamento a basse emissioni di carbonio (44%), sistemi di illuminazione più efficienti (39%) e un miglior isolamento termico (39%). La maggior parte degli italiani residenti in aree urbane è disposta a investire in miglioramenti per incentivare la sostenibilità, come pannelli solari (66%), materiale edile eco-compatibile (44%), pompe di calore (36%) e caricabatterie EV (23%)».

Roderick Bates, director of corporate development di Chaos. ha commentato: «Come anche confermato dalla nostra ricerca, sappiamo che le città sono in costante cambiamento e che le sfide che gli abitanti delle città si trovano ad affrontare sono le più disparate, dalle crescenti pressioni economiche agli effetti dei cambiamenti climatici. Per queste ragioni sarà necessario che gli ambienti urbani si evolvano, e l’architettura si trova in una posizione unica per dare forma e significato a questa trasformazione. L’indagine Chaos scatta una fotografia della realtà delle città di oggi, consentendo agli architetti di progettare, visualizzare e costruire le città di domani».

Poi ci sono le preoccupazioni prettamente economiche e quella principale riguarda il costo delle case, tra cui affitti e tassi dei mutui, per il 47% degli italiani  e circa il 40% ha preso in considerazione l’idea di cambiare casa per queste ragioni.  Chaos ricorda che «Nel 2023 gli affitti hanno registrato un aumento record del 13,8% mentre, secondo Banca d’Italia, a novembre dello scorso anno i tassi dei mutui hanno raggiunto il massimo degli ultimi 15 anni».

Con il 26% degli italiani preoccupati, il forte aumento dei costi energetici si piazza al secondo posto. Ma circa l’80% degli italiani si preoccupa del “caro bollette”. Gli intervistati concordano che gli aumenti dei costi, come ad esempio quello dei tassi dei mutui o delle spese per il riscaldamento centralizzato, sono la principale motivazione per valutare l’idea di cambiare casa e lasciare le città.

John Cays dell’Hillier College of Architecture and Design,  conclude: «Il report di Chaos “Architects of Change” rivela crescenti problemi per chi vive nelle città di oggi. Con la sempre maggiore pressione economica e gli effetti dei cambiamenti climatici, le città possono venire percepite come ambienti ostili per i loro abitanti. Dal momento che alcune problematiche, come il costo degli alloggi e gli effetti degli eventi climatici, sono fonte di preoccupazione, gli architetti sono chiamati a immaginare il paesaggio urbano del futuro. Grazie alle tecnologie oggi possiamo prendere in considerazione molte alternative e visualizzare modi di abitare davvero innovativi – come i micro-alloggi, magari pensati per gli studenti, o le soluzioni in cohousing per le famiglie – per trovare un equilibrio tra il modo in cui gli abitanti delle città di domani hanno bisogno di vivere e il modo in cui vogliono vivere».